La restrizione calorica rallenterebbe l'invecchiamento e sarebbe un'efficace prevenzione di patologie come tumori e malattie cardiovascolari: è quanto emerge dalle ricerche compiute tra gli altri dal ricercatore italiano Luigi Fontana.
Dagli esperimenti compiuti emerge che ridurre del 20-30% l'introito calorico, evitando la malnutrizione, allunga del 50% la vita. Il nemico numero uno, spiega il professor Fontana, è il grasso viscerale, la classica "pancetta", che aumenta il rischio cardiovascolare, tumorale e di demenza.
"La gente mangia troppo e mangia male"
Altri studi mettono in luce l'importanza dell'esercizio fisico. L'attività fisica è un altro pilastro importante per la salute, ma solo insieme ad un'adeguata alimentazione, sottolinea Fontana. Attenzione, però: dimagrire tout court può essere dannoso. Secondo il professor Fontana le diete iperproteiche sono potenzialmente dannose, fanno perdere peso nel breve periodo ma non fanno ottenere benefici in termini di salute.
"Dal punto di vista metabolico non c'è nessun miglioramento [dopo aver seguito diete iperproteiche]"
Il professor Luigi Fontana è da poco arrivato in Australia: il Professore di Medicina e Nutrizione lavorerà alla University of Sydney come Leonard P Ullmann Chair of Translational Metabolic Health. A lui si devono le ricerche che hanno portato all'elaborazione della dieta 5:2, un lavoro sugli effetti a lungo termine della restrizione di calorie che ora è riconosciuta come strategia che riduce il rischio di sviluppare tumori e malattie cardiovascolari.
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