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“Ho scelto di pubblicare le mie canzoni in questo modo perché ho cercato di ricavare il maggior spazio possibile per ogni brano. Utilizzare i due lati, A e B, mi permetteva di recuperare spazio fisico per la musica. A volte un brano solo è riduttivo per raccontare una storia, mi sembrava molto interessante dal punto di vista creativo.”
Il primo singolo di questo progetto è stato “Quando crollerà il governo”. Come nasce questo pezzo?
“È un brano che parla del distacco che c’è tra me e Isabella, mia sorella perché lei, pur facendo parte del gruppo, vive e lavora a Catania e io vivo a Lecce. Ho cercato di raccontare in questa canzone questa distanza imposta, incastrandola in un contesto politico ben preciso. È un brano uscito un po’ di getto, è una dimostrazione di affetto nei confronti di mia sorella.”
Band formate da fratello e sorella non sono comunissime, almeno in Italia. Com’è nata l’idea?
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“È iniziato tutto un po’ per gioco nel 2013, quando io avevo già avuto delle esperienze musicali, tra cui un Festival di Sanremo tra i Giovani. Ho sempre scritto canzoni di vario genere e la Municipàl raccoglieva le mie canzoni più romantiche e ironiche. Inizialmente ho coinvolto mia sorella per registrare alcuni cori, ma era più un’occasione per stare un po’ insieme visto che vivevamo a distanza. Ma poi questa specie di gioco è diventato qualcosa di più grande, sono nati tre album e diversi tour.”
Voi siete pugliesi, e la Puglia ci ha sempre regalato tantissimi personaggi importanti, da Carmelo Bene a Renzo Arbore e Domenico Modugno, fino ai più recenti Negramaro, Caparezza e Diodato. C’è un bel fermento culturale nella tua terra, cosa ne pensi?
“Credo che il fatto di essere un po’ lontani dalle mode centrali che sono di solito quelle romane o milanesi, ci abbia permesso di sviluppare un nostro modo per raccontare le cose. Credo che siamo riuscito a trasformare un qualcosa di negativo, ovvero la distanza geografica con i posti che contano, in un fattore positivo perché ci differenzia dagli altri progetti.”
Stavate andando molto forte prima della chiusura imposta dalla pandemia, quali erano i vostri progetti?
“Il nuovo tour sarebbe dovuto iniziare esattamente il giorno dopo dell’inizio del lockdown. Avevamo fatto tante prove ed eravamo pronti, peccato. Ora non vediamo l’ora di ritornare sui palchi per portare in giro la nostra musica. Forse ci sarà già da questa estate la possibilità di fare qualche piccolo live, speriamo. Bisogna valutare la fattibilità dal punto di vista economico, ma sono positivo. Probabilmente approfitterò dell’estate per scrivere e registrare nuove canzoni.”
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