Il governo di Giorgia Meloni ha voluto affrontare la questione dei flussi migratori chiedendo che l’Unione Europea si impegni di più nella gestione dei migranti che arrivano al largo delle coste italiane, scatenando da una parte grosse polemiche da parte di chi ha parlato di uno "sbarco selettivo", giudicato inammissibile, ma dall'altra parte ottenendo l'aiuto del governo franscese.
"Da decenni ci si batte contro la catastrofe umanitaria che ripetutamente avviene nel mediterraneo, ma senza grandi risultati", commenta Carlo Fusi, Responsabile Comunicazione della Fondazione Leonardo ai microfoni di SBS Italian
L'Europa a parole dice di volersi occupare della frontiera sud e poi gira la testa dall'altra parteCarlo Fusi
A farsi carico delle vite umane rimangono dunque solo Italia, Spagna e Grecia.
"La Francia ha dato un contributo sicuramente positivo ma purtroppo parziale e non sufficiente", ha commentato Fusi.
"Il nuovo governo vuole dimostrare che l'atteggiamento buonista dei precedenti esecutivi non è più accettato, ma questa presa di posizione cozza con la dimensione internazionale in cui desta il nostro Paese", conclude il giornalista.
È facile immaginare che il problema si ripresenterà purtroppo come è già accaduto in passato, ha aggiunto.




