“Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta” è il titolo scelto per l’edizione 2022 della Settimana della cucina italiana nel mondo (che va dal 14 al 20 novembre).
Secondo un recente sondaggio condotto in Italia per conto di una celebre marca di birra, la convivialità è il valore distintivo dell'essere italiani secondo quattro cittadini su dieci.
Come riporta l'ANSA: "I momenti a tavola mettono tutti d'accordo, dai meno giovani ai più piccoli: per uno su due è il tratto distintivo dello stile di vita italiano. Al primo posto tra le 'circostanze' che uniscono gli italiani, per la metà degli interpellati, ci sono proprio i pranzi, gli aperitivi e le cene a casa con gli amici".
Ma la celebrata convivialità italiana resiste anche quando si emigra?
Come cambiano certe usanze italiane, per esempio quella di consumare i pasti rigorosamente stando a tavola, lontano dal Bel Paese?
“Mi sono imbarbarita, mangio prevalentemente sul divano; però una sera alla settimana rigorosamente non c’è tecnologia e ci mettiamo a mangiare a tavola e la conversazione scorre. Li chiamiamo i ‘no tech Mondays’”, racconta Ameeta ai microfoni di SBS Italian.
Ho portato delle tovaglie dall’Italia, un regalo da mia madre per cui c’è anche del valore affettivo, ma a me manca tantissimo il pranzo della domenicaAmeeta
Paola Bacchia, food writer e blogger di “Italy on my mind”, ci tiene a mangiare tutti i giorni a tavola.
Durante le sue lezioni di cucina, oltre a preparare deliziose ricette, gli studenti e le studentesse apparecchiano la tavola rigorosamente utilizzando la tovaglia.
“In questo modo si trascorre più tempo insieme, si beve un bicchiere di vino e ci si sente più uniti intorno al cibo anche per parlare”.
La convivialità non è solo italiana, ma appartiene a tutte le culture secondo mePaola Bacchia
Alcuni ascoltatori hanno commentato sul profilo Facebook di SBS Italian.
“Vivo da sola, ma l'ora del pasto è stare seduta a tavola apparecchiata come si deve”, scrive Silvana.
“La mia cucina era molto speciale, quando ero piccola mi piaceva molto”, racconta la Signora Anna che cucina per i suoi nipoti e si mette a tavola alle 18 per la cena.
Per Ilaria è importante trasmettere l’usanza dei pasti a tavola ai suoi figli, ma non è semplice.
“Abbiamo un ibrido, ovvero la 'serata cinema': facciamo la pizza fatta in casa e mangiamo nella sala dove abbiamo la TV, però abbiamo i tavolini da caffè e apparecchiamo quelli”.