La natura australiana è unica al mondo, si è evoluta per migliaia di anni in completo isolamento dal resto del pianeta. Ma come accade per altri ecosistemi fragili e complessi, anche il “bush” è in pericolo di estinzione.
Una pianta nativa delle zone costiere del Western Australia, il Conospermum, è in pericolo a causa dell’inurbamento che sta riducendo progressivamente il territorio nel quale cresce e si riproduce.
In evidenza:
- Il conospermum, o smokebush, una pianta nativa australiana rischia l'estinzione;
- Una nuova ricerca ha messo in evidenza che la pianta si è evoluta per riprodursi tramite le formiche e non tramite le api come di solito avviene;
- Le api da miele importate dai coloni in epoca moderna potrebbero nel tempo minacciare la sopravvivenza delle api native.
“Se non si fa qualcosa subito, questa specie va incontro ad estinzione”, ci spiega Nicola Delnevo. Originario di Parma, il dottorando alla Edith Cowan University, ha appena pubblicato una ricerca sulla rivista ‘Annals of Botany’ che potrebbe rappresentare una svolta per capire come salvare questa specie.
Delnevo ha studiato Scienze Ambientali in Italia. “Ho iniziato studiando piante alpine. Lavoravo a 3000 metri di altezza, in mezzo alla neve. Finita la laurea sono andato a fare un Master in Norvegia e poi il progetto del Western Australia mi ha affascinato ed eccomi qui”, racconta a SBS Italian.
Il nome comune della pianta osservata da Delnevo è “Smokebush perché produce dei fiori bianchi, molto piccoli, in grandissima quantità e vista da lontano sembra come del fumo che balla con il vento”.
Una lunga e faticosa ricerca sotto il sole, tra le dune di sabbia della Swan Coastal Plain, ha portato il ricercatore a capire che questa pianta si è evoluta in un modo completamente diverso dalla maggioranza delle specie vegetali.
La mia ricerca riguarda la salvaguardia di questa specie in via di estinzione, ho passato molte ore ad osservare gli impollinatori di questa pianta per capire quali insetti utilizza per riprodursi e capire come può sopravvivere in futuro
Sono in genere le api a svolgere il ruolo di impollinatori nel regno vegetale e quindi assicurarne la riproduzione. “Le formiche non sono di solito considerate degli impollinatori perché in genere secernono una sostanza tossica che uccide il polline, una sostanza che serve loro per tenere puliti i loro nidi dalle muffe nel terreno" ma in ambienti secchi le formiche si sono adattate e hanno ridotto la produzione di questa sostanza.
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Sono circa 40 le specie vegetali al mondo che vengono impollinate da formiche e non da api.
La particolarità nel caso dello smokebush è che si pensa che non siano state le formiche ad essersi adattate alla vegetazione ma, come spiega lo studioso, che sia stata la pianta ad adattarsi facendo diventare la formica il suo insetto impollinatore: “Stiamo ancora studiando, ma pare che il polline di questo smokebush abbia delle caratteristiche fisiologiche che gli permettono di resistere alle secrezioni tossiche delle formiche”.
Un'evoluzione avvenuta in migliaia di anni e durante la quale la pianta ha organizzato la sua riproduzione appoggiandosi sia ad una specie di ape sia ad una specie di formica nativa, per non legare la propria sopravvivenza solo a quella di un animale impollinatore.
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La colonizzazione moderna dell'Australia e l'importazione nel paese di nuove piante e animali ha messo in pericolo lo smokebush, come molte altre specie native. Le specie importate comprendono le api da miele.
“Le api sono importantissime per l’ecosistema e per noi. In Australia, le api da miele sono state importate mentre migliaia di specie di api native australiane sono ancora da scoprire e non si sa quali potranno essere a lungo termine le conseguenze dell'introduzione delle api europee sulla popolazione nativa”.
“Il fiore dello smokebush è molto piccolo e l'ape da miele è troppo grande per entrare e ricoprirsi di polline, arriva al nettare solo con la lingua per cui poi non trasporta il polline e fa sprecare il fiore”, aggiunge il ricercatore. Il ruolo della formica in uno scenario in cui le api native sono anch'esse in pericolo, diventa quindi fondamentale per la sopravvivenza dello smokebush.
Ascolta l'intervista a Nicola Delnevo:
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