Nella giornata di venerdì 8 dicembre, Matteo Mariotti e Tommaso Agosti decidono di andare a fare un bagno presso la celebre 1770 Beach, in Queensland, tra Bundaberg e Gladstone.
Ancora non sapevano che quella spiaggia non se la sarebbero mai dimenticata.
L'incidente
Prima di tuffarsi, Matteo chiede a Tommaso di poter usare la sua GoPro. Tommaso non si butta, preferisce restare a riva.
Dopo pochi minuti l'ho visto 'splashare' e lì ho capito: era stato morso da uno squalo, che cercava di portarlo in mare aperto.Tommaso Agosti
Matteo viene attaccato da uno squalo, ed accende la Go Pro. Nel commento al video che avrebbe poi postato il giorno dopo, confessa che pensava che di lì a poco sarebbe morto: "Volevo dirvi addio, non avrei mai pensato di sopravvivere a quel mostro", scriverà sul suo profilo Instagram.
Il giovane, nativo di Castelnuovo ne' Monti in provincia di Reggio Emilia, inizia a lottare con lo squalo, e riesce ad avvicinarsi a riva. Da qui continua il racconto di Tommaso.
"Sono un istruttore subacqueo, ed il mio maestro di immersioni mi ha sempre detto che il soccorritore deve essere in buone condizioni per poter aiutare chi è in difficoltà", confessa Tommaso, che infatti non si avvicina a Matteo finché l'amico non si trova completamente a riva.
"Se avessi seguito l'istinto, e mi fossi tuffato per aiutare Matteo in acqua, lo squalo avrebbe portato giù anche me. Il mio insegnante di immersioni mi diceva sempre 'una vittima è meglio di due vittime'. Sembra atroce da dire, ma è la pura verità".
Tommaso quindi attende che Matteo si avvicini con le sue forze, nonostante lo stesse implorando di aiutarlo con la voce rotta dal pianto e dall'adrenalina. "Ancora non so come sia riuscito a sfuggire alle fauci dello squalo, ci vuole una forza incredibile per farlo", ha dichiarato Matteo a SBS Italian.
Di lì, il Tommaso infermiere è riuscito con sangue freddo a stilare una prima, rapidissima diagnosi: "La gamba era ormai andata, l'unica cosa da fare era mantenere Matteo in vita. Se non avessi bloccato alla bell'e meglio l'emorragia, Matteo sarebbe andato in arresto cardiaco. Dovevo intervenire con i mezzi che avevo a disposizione".
I rimpianti di Tommaso e gli haters sui social
In questi giorni, Tommaso sta rivivendo quei minuti in un loop che lo sta ormai accompagnando senza sosta. Ed i rimpianti vanno di pari passo con l'oggettiva constatazione che in momenti ad alto tasso adrenalinico, spesso si finisce nel non fare la cosa assolutamente migliore.
Avrei potuto far di meglio, ma sfido chiunque a trovarsi in una situazione simile.Tommaso Agosti
Il video ha fatto il giro del mondo in pochi giorni, e gli haters non si sono fatti attendere. Ce n'è sia per Tommaso, che per qualcuno "avrebbe fatto meglio a non offendere l'amico in quei momenti, sembrava non avesse voglia di salvarlo", che per Matteo, reo di "aver pensato ai like su Instagram mentre rischiava la vita".
"Non ci ho dato peso" - confessa Tommaso - "perché quel che conta è che Matteo è vivo e sta bene".
Tornando a quel venerdì, nel video si vede Tommaso inveire contro Matteo, in un comprensibile momento concitato: "Gli avevo sconsigliato di andare in acqua, e per quello mi sono agitato: ma il momento era davvero adrenalinico, e spesso non mi rendevo conto di cosa stessi dicendo", confessa Tommaso.
Il 27enne riesce così a coinvolgere altri due bagnanti che si trovavano sul posto, e chiama i soccorsi. "Mi sono caricato Matteo sulle spalle; era bianco come uno straccio, e portarlo su alla strada è stato davvero dura, ma l'adrenalina e il bene che gli voglio mi ha fatto arrivare in fondo. Anche Matteo stesso mi diceva 'Fermati, non ce la puoi fare', ma come potevo fermarmi io dopo che lui aveva avuto la forza di combattere uno squalo?"
Infine, arriva l'ambulanza, e dall'ospedale più vicino, con l'elisoccorso Matteo vola all'ospedale di Brisbane, dove subisce un intervento chirurgico, al termine del quale gli viene amputata la gamba sinistra al di sotto del ginocchio.
Il lavoro di Tommaso però non è finito; adesso deve avvisare i genitori del giovane. Matteo da pochissimi giorni aveva perso il nonno, ed è anche per questo che sentiva il bisogno di nuotare nel mare, per scacciare via la nostalgia ed il rimpianto di non aver potuto salutare il nonno.
Tommaso sa che una notizia simile va data con il dovuto tatto, per cui chiama la propria mamma chiedendole cosa un genitore vorrebbe subito sapere qualora ricevesse una telefonata simile.
Soltanto dopo chiama il padre di Matteo, e gli racconta tutta la storia.
"Chiamarlo è stata davvero dura, ma lui mi ha ringraziato subito, ed è salito sul primo aereo. Adesso la famiglia è qui con lui", dichiara Tommaso.
Tommaso e Matteo, un'amicizia breve ma intensa
I due ragazzi si erano conosciuti pochi mesi fa "in un ostello", e avevano deciso di condividere un breve viaggio, al termine di rispettivi impegni lavorativi presso aziende agricole nel nord dell'Australia.
"Volevamo far vacanza fino all'anno nuovo, per poi trovare un lavoretto. Matteo, a discapito dei suoi 20 anni, è davvero un ragazzo incredibile, pieno di talenti. Per questo eravamo diventati subito amici, nonostante i sette anni di differenza", ha dichiarato Tommaso, che non ha mai abbandonato l'ospedale in questi giorni.
Matteo ha anche ricevuto la visita della Console italiana a Brisbane, Luna Angelini Marinucci, grazie alla quale sono stati subito stabiliti i contatti tra la famiglie e la Farnesina.
"Matteo mi ha davvero stupita, ha una forza d'animo incredibile. Adesso pensa già a cosa fare in futuro; sono rimasta davvero meravigliata dalla sua forza d'animo", ha dichiarato la Console, che ha ribadito l'importanza di iscriversi al portale viaggiaresicuri.it quando si decide di andare all'estero.
Matteo è fortissimo, e con tanta voglia di superare questo incidente e andare avantiLuna Angelini Marinucci
Secondo le autorità, ad attaccare Matteo potrebbe essere stato uno squalo leuca, notoriamente molto territoriale e abile a destreggiarsi in fondali poco profondi.
La spiaggia, a detta di Tommaso, "non era segnalata", anche se tutta l'area è indicata come a rischio. "Ma adesso conta poco" - dice Tommaso. 'Quel che conta è che siamo qua a raccontare una storia a lieto fine".