Il punto di forza dell'Associazione Don Bosco 2000, secondo il suo presidente Agostino Sella, è quella che lui stesso chiama "cooperazione circolare".
I nostri operatori vanno per qualche mese a vivere nei Paesi di provenienza dei ragazzi, per capirne meglio la realtà. Così, quando loro arrivano da noi, ne sappiamo di più e possiamo aiutarli meglio.Agostino Sella
L'associazione, composta di laici che vivono nella società civile seguendo comunque le regole di Don Bosco, conta 10 centri di accoglienza in Sicilia.
"Grazie a questi centri che ospitano circa 400 ragazzi", continua Sella, "possiamo sviluppare i nostri obiettivi principali, tra cui l'impresa sociale e il volontariato".
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I ragazzi, provenienti principalmente dai Paesi subsahariani ma anche dall'Ucraina, vengono avviati al lavoro ed inseriti in realtà professionali, come l'ostello che l'Associazione Don Bosco 2000 gestisce a Catania.
In questo modo, secondo Sella, si crea quella "cooperazione circolare" che aiuta entrambe le parti ad imparare dall'altra.