PUNTI CHIAVE
- Elena si è formata e ha inizato il suo lavoro di tecnica del suono in Italia, in ambiti di prestigio
- È arrivata a Sydney mossa dal desiderio di crescere professionalmente e in cerca di un ambiente con maggiori opportunità
- Oggi lavora con successo presso l'Opera House di Sydney
Elena è nata e cresciuta a Pesaro, la città di Gioachino Rossini che conserva una ricca tradizione operistica.
Ha sempre amato la musica e da piccola ha fatto parte di diverse rock band. Crescendo si è laureata in lingue straniere, ma presto ha sentito l'esigenza di una formazione nel campo dell'allestimento audio, sua grande passione.
Ai microfoni di SBS Italian ha raccontato che inizialmente è stato difficile in quanto donna lavorare nel settore, che era per la maggior parte maschile. "Ho avuto diversi rifiuti per il fatto di essere donna", spiega, "c'era per esempio il pregiudizio 'non potrai sollevare le casse audio'".
Per un certo periodo Elena si è dovuta adattare a fare altri lavori, senza però mai smettere di costruire con determinazione e professionalità il suo futuro. Questo impegno ha dato i suoi frutti: nel 2012, infatti, è arrivato il colloquio con una delle ditte audio più grandi d'Italia e, nel 2014, quella stessa ditta le ha affidato il primo lavoro importante.
In occasione di Sochi 2014, le Olimpiadi invernali in Russia, ha lavorato come distributrice di sistemi di monitoraggio personale e tecnico audio delle prove per le cerimonie di apertura e chiusura dei giochi.
"È stato un dream come true", ci ha confidato, "ho conosciuto la crème de la crème della fonia italiana".
Sono stati anni di grande formazione e ricchi da un punto di vista professionale. Elena ha iniziato a lavorare stabilmente all'Auditorium Parco della Musica di Roma, dove si è specializzata soprattutto nel lavoro di palco: microfonazione di performer, strumenti musicali e grandi orchestre.
Ci ha parlato di anni preziosi e di un bell'ambiente lavorativo, dove si sentiva apprezzata. "Il mio capo era veramente aperto e disposto a farmi fare un big step, ma sapevo che ci sarebbe voluto tempo".
Per questo motivo Elena ha deciso di prendere un anno sabbatico e volare in Australia, in cerca di un ambiente meno congestionato e più dinamico. "Mi volevo sperimentare e sfidare", ci ha raccontato.
Piano piano l'Australia è diventata casa ed è stato abbastanza semplice trovare le prime opportunità: "dopo una settimana avevo già trovato il mio primo lavoro".
Nonostante la laurea in lingue, all'inizio si è fatta un pò sentire la barriera linguistica. Elena ha ricordato che l'inizio in un nuovo Paese può essere molto frustrante: "sai che hai un certo livello di esperienza (...) e invece devi riguadagnare la fiducia. Dialogare, creare la chimica fra colleghi (...) non è stato semplice proprio per la barriera linguistica".
Oggi Elena lavora all'Opera House di Sydney, ed è entusiasta di quello che fa e contenta dei risultati raggiunti. Si sente di essere parte di un grande progetto: professionale, ma anche umano.
"L'Opera House è un centro culturale (...) abbiamo questa importante missione di propagare la cultura. Siamo un piccolo ingranaggio in un grandissimo meccanismo che ha una grandissima missione a livello umano".
La sua giornata tipo può variare molto a seconda degli eventi: l'Opera House è una macchina che non dorme mai.
"È ciò a cui ambivo dal primo momento".
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