Mosca parla di incidenti, i Paesi Nato rispondono in coro accusando il Cremlino di provocazioni che potrebbero portare ad un'escalation pericolosa. "Il bilaterale tra Trump e Putin di poco più di un mese fa sembra lontanissimo, e al momento è difficile pensare ad una soluzione prossima del conflitto", ha commentato lo storico e giornalista Giuseppe D'Amato.
Al centro dell'analisi di D'Amato la risposta britannica, che ha assicurato supporto militare alla Polonia e agli altri Paesi Nato qualora se ne presentasse la necessità: "È questa la notizia più importante, perché è la risposta alle presunte provocazioni di Mosca", ha spiegato D'Amato.
Nel suo intervento, D'Amato ha parlato del trattato New Start, volto a limitare il numero di testate nucleari e che scadrà a febbraio 2026: "Il problema principale per Russia e Stati Uniti è in realtà la Cina, perché sta incrementando ogni due anni il suo arsenale".
D'Amato ha parlato anche dell'edizione 2025 di Intervision. La rassegna musicale, che nacque nel 1965 come risposta sovietica all'occidentale Eurovision, è tornata quest'anno, con la vittoria vietnamita.
Soft power o pura nostalgia? "Entrambe le cose - ha spiegato D'Amato - tanto che la rassegna è organizzata dal Ministero degli Esteri russo e c'era la nomenklatura russa alla finalissima. Insomma, un modo per dire che va tutto bene", ha concluso.