Nonne e nonni che si occupano spesso dei propri nipotini: una pratica che per molte famiglie italiane appare come una tradizione e un rapporto quasi dato per scontato, ma che in realtà rappresenta una forma di aiuto, a volte decisivo, per molti genitori.
A partire da lunedì scorso in Australia si è aperto il cosiddetto “Child Care Subsidy (CCS) balancing process” per l’anno finanziario da poco concluso. E se i sussidi in questione interessano ovviamente i genitori, non tutti sanno che potrebbero, in alcuni casi, interessare anche i nonni che si occupano dei loro nipoti.
Infatti anche i nonni possono ricevere delle forme di sussidio per la loro opera di assistenza. E sempre in Australia nel passato, si è parlato di come quella dei nonni sia, come anche in Italia, una forma di welfare essenziale.
Ma, mentre in Italia questo aiuto viene solitamente considerato come parte delle normali dinamiche familiari, spesso nella stampa australiana si pone l’accento sul fatto che si tratta di una vera e propria forma di lavoro non pagato. Un lavoro che, secondo dati citati dal Sydney Morning Herald, permette ai genitori di risparmiare parecchio, per un equivalente complessivo di quasi 4 miliardi.
Oggi abbiamo chiesto ad alcuni ospiti di condividere la loro esperienza.
Siamo di fronte a due diversi approcci culturali al ruolo dell’educazione dei bambini in Italia ed in Australia? Avete l’impressione che in Italia il ruolo dei nonni nella famiglia tradizionale sia più consolidato nell’assistere i nipotini rispetto all’Australia? Oppure no?