La Sicilia è una delle regioni italiane meno colpite dal coronavirus: dall'inizio della pandemia ha registrato poco più di 3500 casi e meno di 300 decessi.
I 50 giorni di isolamento del lockdown hanno comunque avuto forti ripercussioni sulla popolazione e sulle attività commerciali. Ma è stato un periodo che ha anche dato spazio alla creatività.
In questo periodo è nato ad esempio il dessert al piatto che il Ristorante Branciforte di Palermo ha lanciato come simbolo della pandemia in Sicilia, dopo la riapertura del locale avvenuta il 4 giugno.

Un gelato al fico d’india con macaron al pistacchio ripieno di crema di ricotta e crumble al cioccolato. Source: Ristorante Branciforte
Il dessert icona della ripresa siciliana
Sono stati lo chef Gaetano Billeci e la pastry chef Giovanna Cascio del Ristorante Branciforte a Palermo a ideare questo dessert-simbolo della pandemia sull’isola.
“Un piatto dove la Sicilia è rappresentata a 360°, in tutte le sue forme, i suoi colori, da nord a sud”, ha spiegato Gaetano a SBS Italian.
Il dolce a forma di fico d’india rimanda non solo ad un elemento del paesaggio siciliano, ma rappresenta la resilienza del suo territorio.
Gli ingredienti poi sono quelli simbolo della pasticceria siciliana: la crema di ricotta (“che a noi siciliani piace come ad un bambino piace il latte”), i pistacchi e le mandorle ed il cioccolato di Modica.
Il simbolo di una Sicilia che durante il lockdown è stata presente e ha combattuto.
La riapertura dei locali
Il Ristorante Branciforte si trova nell’omonimo palazzo cinquecentesco nel cuore di Palermo, un polo culturale che aprì nel 2012 dopo il restauro della rinomata architetta Gae Aulenti.
Palazzo Branciforte è inoltre sede della Città del Gusto, celebre scuola di cucina del Gambero Rosso, attiguo al prestigioso ristorante in cui lavora Gaetano.
Ed è stato proprio lo chef palermitano a raccontare di come la chiusura del polo dal 9 marzo ha avuto un impatto anche sui propri clienti.
Invece di aprire il 17 maggio grazie al DPCM che ha permesso l’apertura dei musei, il polo culturale non non ha ancora riaperto i battenti.
Gaetano Billeci racconta che grazie all’interazione con i propri clienti sui social media durante il lockdown, “per un momento è sembrato che il ristorante fosse realmente aperto e attivo”.
Poi l’apertura a inizio giugno e, per i primi tre giorni, il ristorante ha ripreso a pieno ritmo la propria attività.
Ci ha dato forza, una motivazione in più. Ci ha fatto capire che i clienti fedeli ci sono, sono sempre qui.
Ascolta l’intervista integrale:
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