Le elezioni di sabato scorso 19 luglio sono state le seconde in meno di un anno e mezzo in Tasmania, le quarte in sette anni, indette dopo che il premier liberale di minoranza Jeremy Rockliff ha perso una mozione di sfiducia in parlamento lo scorso giugno.
Per il risultato definitivo si dovrà probabilmente attendere settimane, ma quel che è chiaro è che nessun partito ha saputo conquistare un numero di seggi sufficiente a governare da solo, per cui la Tasmania sarà nuovamente retta da un governo di minoranza.
Quale sarà questo governo non è ancora chiaro, come spiega ai microfoni di SBS Italian il commentatore politico Paul Scutti. "Entrambi i partiti, adesso - laburisti e liberali - dovranno cercare il sostegno degli indipendenti", spiega Scutti.
Tra gli altri temi della settimana politica, Paul Scutti esamina anche i primi sondaggi realizzati dopo le elezioni federali di maggio, che confermano il sostegno di cui gode al momento l'esecutivo, "tanto che il voto primario della Coalizione è sceso al 29 per cento, il minimo da quarant'anni a questa parte".
Questa settimana il Parlamento torna in sessione, per la prima volta dopo le elezioni di maggio e quindi si sta cominciando a parlare di tutto quello che il Parlamento dovrà affrontare nelle prossime settimane.PaulScutti, commentatore politico