"È stata mia sorella a spingermi a trasferirmi in Australia. Avendo già vissuto qui, quando ho deciso di imparare l'inglese è stata lei a suggerirmi di provare".
Nato e cresciuto in Trentino, nei pressi delle Dolomiti del Brenta, Francesco Zardo lavorava come falegname nella Val di Non. Al pari di tanti suoi coetanei, in Italia faticava a trovare lavori stabili e con contratti sicuri, per cui ha accolto volentieri il suggerimento di sua sorella.
"Sono venuto in Australia senza intenzione di rimanerci. Anzi, sono partito solo con uno zaino e con l'obiettivo di visitarla, di viaggiare da backpacker per un annetto e en passant provare ad imparare l'inglese", racconta il 28enne trentino a SBS Italian.

Francesco Zardo a Sydney
"Nel primo anno Down Under mi ha stuzzicato l'idea di crearmi una vita indipendente, riuscendo a fare qualcosa da solo, senza dovermi appoggiare ai miei genitori. Per questo, per rinnovare il mio working holiday, sono andato a fare le farm", spiega.
Dell'Australia mi ha stuzzicato la prospettiva di rendermi indipendenteFrancesco Zardo
"Il periodo di lavoro in fattoria è stato il più bello: lì ho visto la vera Australia e quindi ho deciso di provare a rimanere qui. Dopo quei tre mesi, mi sono stabilito a Melbourne, mi sono iscritto ad una scuola di inglese e ho fatto un corso da carpentiere".
In quel periodo, Francesco Zardo si è barcamenato tra diverse occupazioni: "Di giorno lavoravo per una ditta che realizzava pavimenti in legno e nel fine settimana facevo il pizzaiolo", racconta a SBS Italian.
"In Italia siamo più attenti al particolare e più devoti al lavoro, perché mettiamo passione in quel che facciamo. Al contrario, gli australiani vedono tendenzialmente il lavoro come un modo per fare soldi per poi godersi la vita", racconta.
Anche per questo, Francesco non ha fatto fatica ad imporsi e a trovare opportunità lavorative.
Rispetto agli australiani, tendenzialmente noi italiani mettiamo più passione nel lavoro, anche per questo ho avuto varie opportunitàFrancesco Zardo
"Una volta concluso il corso da carpentiere, mi ha ingaggiato una ditta che fa tiny homes". Ovvero delle casette talmente piccole che vengono sistemate e trasportate su un rimorchio.
"In un'officina costruiamo case su ruote oppure su una base di ferro. Quindi le completiamo con stanza da letto, cucina e bagno e poi le trasportiamo nella proprietà, nei terreni, di chi le ha ordinate".

Francesco Zardo al lavoro
"Sono costruzioni di solito off grid, quindi alimentate con pannelli solari o a gas e che recuperano l'acqua piovana. E poi montiamo una nuova generazione di bagni che bruciano tutto il contenuto".
"La mia attività mi piace, mi piace spaziare dalla saldatura alla realizzazione di pavimenti e telai, e il datore di lavoro è felicissimo del mio contributo. Anzi, poco dopo avermi ingaggiato mi ha assicurato che mi sarebbe venuto incontro per ogni mia esigenza legata al visto".

Francesco Zardo sulle Blue Mountains
Entro un anno e mezzo, se non ci saranno intoppi, il 28enne trentino potrà fare il prossimo passo verso la residenza permanente.
"Ma ho sempre vissuto questa dimensione serenamente", conclude Francesco, "in Australia un po' alla volta alle cose ci si arriva".
Nel suo caso, anche ad apprendere l'inglese.