Il 25 ottobre 2020 il 78 per cento della popolazione cilena festeggiava il risultato di un referendum storico per il Paese, scegliendo di riscrivere la Costituzione attuale formulata all'epoca della dittatura di Augusto Pinochet e rimasta pressoché intatta dagli anni Ottanta, a parte alcune modifiche al testo.
Il compito è stato assegnato ad una assemblea costituente di 154 persone, 77 donne e 77 uomini diventando così la prima Costituzione al mondo scritta in forma paritaria.
L'Assemblea da maggio del 2021 si è impegnata nella formulazione di 1388 articoli, consegnati in forma di bozza al Presidente eletto Gabriel Boric nel luglio 2022.
Tra i punti salienti del nuovo testo costituzionale emergono le maggiori tutele per l’ambiente, per le donne, per i lavoratori e per le popolazioni indigene, che allo stesso tempo sono anche gli stessi argomenti che più fanno discutere chi deve votare la nuova costituzione e preoccupano i più critici.
Miguel Vatter, professore di scienze politiche alla Deakin University di Melbourne, ha spiegato a SBS Italian che in realtà “la nuova Costituzione cilena è soprattutto simbolica".
"Non cambierà essenzialmente il sistema economico del Paese e nemmeno la macchina di Governo, visto che resterà una repubblica presidenziale”.
Dopo che quasi l’ottanta per cento della popolazione ha votato a favore della riscrittura della Costituzione, oggi il Paese torna ad essere non solo diviso ma, a quanto pare, anche spaventato.
I risultati di un sondaggio pubblicato il 19 agosto 2022, quindi appena due settimane prima che i cittadini fossero chiamati alle urne, mostrano un vantaggio del rechazo, quindi del rifiuto, del 46%, contro il 37% del apruebo, quindi l’approvazione della nuova Costituzione.
In fondo credo che la destra abbia riportato alla ribalta vecchi fantasmi (...) e questo spiega perché tanta gente vede questa nuova costituzione non con speranza ma con paura
Il 17% degli intervistati invece ancora si dichiara incerto, non risponde o dice che non voterà. Inoltre il 56% della popolazione ha espresso timore per quanto riguarda la nuova costituzione, mentre solo il 39% ha espresso speranza.
Il Plebiscito Costituzionale è l'ultima istanza del processo costituente, iniziato con il Plebiscito Nazionale del 2020.



