I video girati da loro stessi sono diventati virali, scatenando reazioni in tutto il Paese.
Nei video vengono riprese le loro dispute verbali con impiegati di Bunnings, di Kmart o con addirittura la polizia.
In evidenza:
- Diversi "anti-maskers" hanno filmato e diffuso i loro video
- L'uso della mascherina è per loro una limitazione della libertà personale
- Il gruppo fa ampio uso di argomentazioni pseudo-legali per giustificare le loro posizioni
Molti di loro utilizzano una varietà di argomenti "pseudo-legali", che circolano sui siti web che pubblicano teorie del complotto e sulle pagine dei social media.
Frasi come “l’utilizzo della mascherina non è stato approvato dalla legge” o l’affermazione che imporre la mascherina sia "una violazione della Carta dei diritti umani del 1948" sono comuni a questo gruppo, che prende ispirazione ad un movimento americano che rifiuta l’obbedienza alle norme dei governi.
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In alcuni casi gli “anti-masker” hanno minacciato azione legale nei confronti di chi cercava di impedire l’ingresso nel proprio negozio, nonostante stessero infrangendo le condizioni di entrata.
SBS Italian ha chiesto all’avvocato penalista David Sagnelli di spiegare se le giustificazioni legali degli "anti-maskers" abbiano fondamento.
I residenti della zona metropolitana di Melbourne devono restare a casa e possono uscire solo per acquistare cibo e generi di prima necessità, per lavorare, studiare, fare esercizio oppure prestare o ricevere assistenza. Si consiglia di indossare mascherine in pubblico.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.