Nata nel 2010 grazie alla ventennale esperienza del fotografo professionista Davide Dutto, "Sapori Reclusi" è un’associazione culturale impegnata su più fronti.
"Sapori Reclusi nasce dopo una mia esperienza all'interno di un carcere, per cui mi sono trovato a insegnare fotografia ai detenuti", spiega lo stesso Davide Dutto al microfono di SBS Italian.
"Ho scoperto che all'interno del carcere si cucina anche in cella, allora ho raccontato il carcere da una prospettiva completamente diversa da quella che noi vediamo normalmente, da un punto di vista più umano grazie al cibo".
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Questa ricerca è confluita nel libro fotografico e culinario "Il gambero nero, ricette dal carcere", pubblicato nel 2005 da Dutto, e poi nella attività dell'associazione, per esempio nel progetto Face To Face in collaborazione del Museo di Antropologia Criminale di Torino Cesare Lombroso.
Il cibo è una fotografia che ci rappresenta da vicinoDavide Dutto
Sapori Reclusi ora opera anche con progetti all'estero, come R-Women, incentrato sulle donne in Iran e Afghanistan e realizzato insieme a fotografi e fotografe locali.



