Rientrata a Palazzo Chigi dopo la chiusura estiva del Parlamento, la Premier Giorgia Meloni si trova davanti un settembre pieno di appuntamenti determinanti per la solidità del governo italiano, al di fuori e all'interno dello stivale.
In primis, secondo il giornalista Carlo Fusi, c'è la questione relativa alla fornitura europea di armi all'Ucraina, su cui al momento vige la limitazione all'uso in territorio russo.
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Se da una parte Francia, Inghilterra, Spagna e Germania spingono per rimuovere le restrizioni, l'Italia si oppone, "di fatto allineandosi con gli Stati anti-UE, Ungheria e Slovacchia su tutti".
Fusi sostiene che questa situazione potrebbe ripercuotersi sulla nomina di Raffaele Fitto, il nome che l'esecutivo Meloni ha scelto per la futura Commissione Europea.
"Il non allineamento dell'Italia potrebbe essere controproducente per Fitto, e c'è anche il precedente di Buttiglione, il cui nome, proposto dall'allora governo Berlusconi, venne rispedito al mittente".
Infine, Fusi ha parlato di possibili rimpasti di governo, all'indomani del caso che ha colpito il Ministro dei Beni Culturali Sangiuliano: "Con Fitto in uscita, e il caso Santanchè sempre irrisolto, se anche Sangiuliano dovesse saltare si renderebbe necessario un rimpasto di governo, che è una pericolosissima partita di equilibri delicati", ha concluso Fusi.
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Il Ministro dei Beni Culturali, Gennaro Sangiuliano. Credit: Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images