Il collettivo Arte Resistente di Atri, Abbruzzo, è composto da sei persone: Gianluigi, Barbara, Ilaria, Giuseppe, Marco, Caterina. Tre di loro sono artisti ed altri tre sono attivisti politici che in occasione di una recente visita del Ministro dell'Interno Matteo Salvini nella loro città, hanno deciso di utilizzare l'arte per manifestare la loro disapprovazione all'approccio della gestione della migrazione da parte del governo attuale.
"Oltre che un opera è anche uno strumento di lotta politica"
Lo hanno fatto con un' installazione dal titolo Mediterraneo che come ha descritto Gianluca, uno dei membri di Arte Resistente, ai microfoni di SBS Italian: "Oltre che un opera è anche uno strumento di lotta politica". Mediterraneo è un' opera itinerante, che può facilmente essere riprodotta grazie ad un tutorial che il collettivo ha messo a disposizione sul loro canale Youtube, ed è anche ecosostenibile visto che può essere riprodotta utilizzando materiali riciclabili.
"È una semplice installazione contro la deriva razzista e disumana dell'Italia"
"Mediterraneo" ha aggiunto Gianluca "è una semplice installazione contro la deriva razzista e disumana dell'Italia", che è arrivata lontana visto che è già stata riprodotta in diverse città d'Italia. In alcune occasioni le amministrazoni locali hanno rimosso le installazioni create, ma quando i cittadini hanno l'occasione di vedere l'opera nelle piazze delle loro città, ritrovano: "un pezzettino di Mediterraneo nelle loro città, e le persone rimangono molto colpite perchè per un attimo si ritrovano n quella situazione" ha spiegato Gianluca.