Ad una settimana dall'avvio ufficiale del nuovo esecutivo Conte, quando sembrava che la crisi fosse rientrata, un'altra inaspettata scissione ha rimesso in gioco gli equilibri del nuovo governo.
Matteo Renzi, ex-segretario del partito, premier tra 2014 e 2016, e oggi senatore della Repubblica ha annunciato la scissione dal Partito Democratico (PD) e la nascita di una nuova forza politica.
"Il nome della nostra nuova sfida sarà Italia Viva", ha dichiarato Matteo Renzi, che ad una prima conta avrebbe radunato intorno a sé circa 40 parlamentari: 25 deputati e 15 senatori.
Il nuovo soggetto politico di Renzi si aggiungerà alla compagine di governo come quarto membro, accanto a Movimento 5 Stelle, PD e Liberi e Uguali.
Tra i fuoriusciti del PD, anche l'attuale ministra per le politiche agricole, Teresa Bellanova, e la ministra per le pari opportunità, la famiglia e le disabilità Elena Bonetti.
E con loro, Nicola Carè, eletto alla Camera nella ripartizione estera che comprende l'Australia, che fa ad aggiungersi al soggetto fondato da Matteo Renzi.
Ai microfoni di SBS Italian, Nicola Carè ha spiegato le ragioni della sua scelta, parlando di una sua formazione di base più orientata verso il centro-sinistra pittosto che verso la sinistra e raccontando come conosca e stimi Matteo Renzi da tempo. E ha aggiunto che, nella nuova formazione Italia Viva, potrebbe riuscire a ritagliarsi un ruolo più decisivo rispetto a quello ricoperto nel PD:
Attraverso questo nuovo organismo o movimento, io credo di diventare un attore invece che essere sostanto una figura passiva, cioè ad essere passivi e seguire gli ordini, soprattutto per tutte quelle problematiche che riguardano gli italiani all'estero.
Dall'altra parte, Francesco Giacobbe eletto a rappresentare gli italiani in Australia in Senato, rimarrà invece nel PD. Secondo Giacobbe la decisione di Renzi sarebbe un errore politico, ma conferma che continuerà a collaborare con Nicola Carè nonostante il suo passaggio alla nuova formazione politica. E parlando in generale del nuovo soggetto politico renziano ha dichiarato:
Spero che si possa continuare a coesistere. Sono sicuro che si continuerà a coesistere in Parlamento per portare avanti battaglie in comune.
Secondo il segretario del PD, Nicola Zingaretti, l'addio di Matteo Renzi al PD è stato un errore.
L'uscita di Matteo Renzi dal PD e la nascita di Italia Viva "complica un po' la vita del governo, ma non credo che porti a fatti traumatici nel futuro prevedibile" ha invece dichiarato l'ex segretario Dem Pierluigi Bersani.
Per approfondire
A Pontida i due volti della Lega
