È iniziato lo scorso venerdì e continuerà per le prossime due settimane il festival LGBTQI+ Mardi Gras che quest'anno sarà più brillantinato e scintillante che mai, non solo per l'attesissimo ritorno della classica parata a Oxford Street, ma anche e sopratutto per il fatto che Sydney ospiterà il World Pride, vale a dire il raduno delle associazioni LGBTQI+ che fanno a capo all'organizzazione internazionale Interpride.
L'evento ha come principale obiettivo quello di sostenere e celebrare le persone LGBTQI+ e i loro alleati, si svolge una volta ogni due o tre anni ed è la prima volta che questo evento si terrà nell'emisfero australe, un fatto da non sottovalutare come ci ha spiegato Giovanni Campolo Arcidiaco, che fa parte del consiglio di amministrazione di Sydney World Pride.
"Abbiamo presentato una proposta genuina, sottolineando che la regione dell'Indo-Pacifico ospita il 70% della popolazione mondiale e che molto spesso i diritti delle persone LGBTQI+ non sono rispettati".
L'evento di quest'anno segna anche il 45esimo anniversario del primo Mardi Gras.
Correva l'anno 1978 quando un gruppo di 500 manifestanti decise di marciare lungo Oxford Street a Sydney al grido di "Gay rights are human rights", un evento che culminò con 53 arresti e con molti attivisti che tornarono a casa pieni di lividi a causa delle botte ricevute.
A 45 anni di distanza, gli organizzatori di World Pride si aspettano che circa un milione di persone prenderanno parte a questo festival, incluso un folto gruppo della comunità italiana che ha condiviso con noi l'entusiasmo della loro partecipazione.
"Mardi Gras è un'occasione per essere liberi, di esprimere quello che si è senza aver paura di essere giudicati", afferma Jessica Marchi.
"È un luogo in cui non c'è spazio per le domande stupide o per affibiare delle etichette. A chi mi chiede quale sia la mia sessualità io rispondo di essere Jessica-sessuale", scherza la nostra ospite.
Anche Nicola prenderà parte alle festività anche se in un modo un po' diverso da come avrebbe sperato.
"Purtroppo mi sono fatto male qualche mese fa e non potrò esibirmi in tutti gli show a cui avrei voluto partecipare".
"Nonostante questo credo sia un evento importantissimo e non vedo l'ora di prendervi parte", conclude Nicola.