Le forze israeliane continuano a bombardare Gaza nonostante le crescenti pressioni internazionali per fermare le operazioni militari e consentire la consegna senza ostacoli degli aiuti umanitari dopo 11 settimane di blocco.
Nelle ultime 24 ore almeno 82 persone sono state uccise, tra cui un neonato di una settimana, mentre il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu promette che Israele avrà Gaza sotto controllo entro la fine dell'offensiva.
La guerra ha messo a dura prova le relazioni di Israele con gran parte della comunità internazionale.
Dal Regno Unito, il Ministro degli Esteri David Lammy ha definito l'escalation militare a Gaza "moralmente ingiustificabile" e ha annunciato sanzioni e la sospensione dei colloqui per un accordo di libero scambio con il Paese.
Lammy ha detto ai parlamentari di Londra che, a suo parere, tutti loro "dovrebbero essere in grado di condannare fermamente il rifiuto del governo israeliano di fornire cibo ai bambini affamati".
Per il ministro britannico, "opporsi all’espansione di una guerra che ha ucciso migliaia di bambini non premia Hamas. Opporsi allo sfollamento di centinaia di migliaia di civili non premia Hamas".
Siamo assolutamente certi che ciò che sta accadendo è moralmente sbagliato, ingiustificabile e deve cessareMinistro degli Esteri del Regno Unito David Lammy
Lammy ha inoltre convocato l'ambasciatore israeliano nel Regno Unito per un richiamo formale per protestare contro quelle che ha definito “politiche gravi” nei territori occupati della Cisgiordania e di Gaza.
"La Gran Bretagna ha annunciato sanzioni contro tre persone e quattro società responsabili di terribili abusi dei diritti umani", spiega la giornalista Nicol Degli Innocenti da Londra.
"È previsto un congelamento dei beni che possiedono ed il divieto di entrare nel Paese."
Tra le persone sanzionate vi è Daniella Weiss, una sionista ortodossa israeliana di estrema destra "nota come la madrina degli insediamenti ebraici nei territori che la legge internazionale ritiene che siano palestinesi" precisa Degli Innnocenti.
Le Nazioni Unite riferiscono che gli operatori umanitari non sono riusciti a portare gli aiuti nei punti di distribuzione dove sono più necessari, perché l'esercito israeliano ha imposto di trasferire i carichi su altri camion, e il tempo a disposizione non è stato sufficiente.
Dall'inizio delle ostilità a Gaza, il 7 ottobre 2023, il bilancio complessivo conta quasi 54mila vittime e più di 121 mila feriti, si legge in una nota del Ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, in un comunicato stampa pubblicato su Telegram.
Le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie spiegano che il blocco da parte di Israele ha aggravato quella che definiscono una crisi umanitaria in rapido peggioramento ed hanno espresso preoccupazione per il fatto che 14.000 neonati siano a rischio di morire per fame entro le prossime 48-72 ore.
