In evidenza
- Melbourne ha ospitato il quinto congresso mondiale dell’International Trade Union Confederation
- Nel corso del congresso è stata annunciata l’elezione di Luca Visentini alla guida dell’ITUC, come segretario generale
- Il 53enne della UIL sarà il primo italiano a ricoprire il ruolo, dopo aver guidato negli ultimi anni la Confederazione europea dei sindacati (CES)
Si conclude oggi 22 novembre il quinto congresso mondiale dell’International Trade Union Confederation (ITUC), che è stato ospitato dalla città di Melbourne e durante il quale è intervenuto anche il primo ministro australiano Anthony Albanese.
Tra gli oltre 130 Paesi rappresentati c’era anche l’Italia, e l’altroieri è stata annunciata l’elezione di Luca Visentini alla guida dell’ITUC, come segretario generale.
Abbiamo parlato dei temi principali trattati al congresso con Christian Ferrari, segretario confederale CGIL e capo delegazione, e Michele Pagliaro, presidente del Patronato INCA-CGIL.

Da sinistra: Francesco Pascalis, Silvana Cappuccio (SIP-CGIL), Christian Ferrari, segretario confederale CGIL, Michele Pagliaro, presidente del Patronato INCA-CGIL negli studi di SBS a Melbourne. Credit: Magica Fossati (SBS Italian)
"Da un lato [stiamo assistendo a] un cambiamento climatico che si fa sentire sempre di più e che richiede un protagonismo del mondo del lavoro organizzato", ha affermato Ferrari.
"Noi siamo per affrontare questa sfida, per spingere i governi, la politica a metterla al centro, e riteniamo che a partire dal contrasto al cambiamento climatico si possa ricostruire anche un modello sociale, economico di sviluppo che metta al centro la persona e che rilanci in maniera forte tutti gli investimenti e le risorse politiche, e non solo, nella riconversione ecologica anche dei sistemi produttivi", ha dichiarato.
Secondo Ferrari è importante dedicarsi a questo obiettivo tutelando il lavoro.
"Quindi il tema che è emerso anche in questo congresso è quello di una giusta transizione, cioè che assuma l’obiettivo della riconversione ecologica anche dell’industria, dei sistemi produttivi e che allo stesso tempo accompagni i lavoratori sia sul piano dei progetti di formazione, di riqualificazione, di tutela, per far sì che questo diventi anche un volano per creare lavoro buono e lavoro nuovo”, ha dichiarato.