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Al momento, due terzi dei bambini tra i 10 e i 13 anni incarcerati in Australia, sono di origine aborigena.
SBS News ha parlato con un ragazzo aborigeno del Western Australia imprigionato quando aveva dieci anni, per capire come quella esperienza ha cambiato la sua vita.
Quando aveva appena dieci anni, *Leroy è stato imprigionato dopo che la polizia ha trovato le sue impronte digitali in una casa che era stata svaligiata.
Lo aveva fatto assieme ad un gruppo di altri ragazzi, un'azione della quale ora si pente.
Volevamo soldi per acquistare vestiti. Per fare la spesa o comperare una moto. Me ne pento, non lo rifarei.
Leroy ora ha 16 anni, ed è finito nel carcere minorile di Banksia Hill, nel Western Australia oltre 30 volte; in alcuni casi per pochi giorni, in altri per diverse settimane.
È stato perquisito, aggredito da un altro detenuto, insultato dalle guardie carcerarie e dice che, quest’anno, durante la sua detenzione, ha visto una guardia carceraria rompere un braccio a un detenuto di 14 anni.
Nel 2018 il problema della carcerazione minorile è stato affidato ad un gruppo di esperti e, malgrado siano state presentate 88 proposte di riforma da legali, medici, e assistenti comunitari da tutta l’Australia, non è stato raggiunto un consenso tra Stati e Territori per portare l’età minima della responsabilità criminale da 10 a 14 anni.
Solo l’Australian Capital Territory ha deciso di farlo, mentre il Queensland alle ultime elezioni statali ha deciso di non cambiare la legge e di fatto ha bloccato il raggiungimento di un consenso nazionale.
Nel luglio di quest’anno il governo federale ha respinto una richiesta di portare l’età minima a 14 anni, dicendo che una decisione del genere dipende da stati e territori.
*Il nome è stato cambiato per proteggere la sua identità.
Ascolta il servizio:
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