Liberals e Nationals ricompongono la Coalizione e presentano il nuovo governo ombra

SUSSAN LEY COALITION PRESSER

La leader dell'opposizione Sussan Ley e il leader dei Nationals David Littleproud. Source: AAP / MICK TSIKAS/AAPIMAGE

A otto giorni dalla rottura, Liberals e Nationals hanno annunciato la ricostituzione della Coalizione, dopo un accordo su alcune politiche chiave.


Dopo otto giorni di frattura, il Partito Liberale e il Partito Nazionale hanno annunciato ufficialmente la ricostituzione della Coalizione.

La divisione si era aperta a metà maggio, quando i Nationals avevano sospeso la loro partecipazione all’alleanza chiedendo garanzie su quattro priorità: la fine della moratoria sul nucleare, maggiori fondi per le aree regionali, poteri di disinvestimento contro i grandi supermercati e un miglioramento delle infrastrutture digitali nei territori rurali.

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Ora, con un’intesa che accoglie in linea di principio queste richieste, i due partiti tornano a lavorare insieme.
"È stato trovato l’accordo su quelle quattro politiche chiave, ma il punto vero del contendere era un’altra richiesta di Littleproud, cioè quella di accantonare l’unità del governo ombra e questo per dare la possibilità ai Nationals di opporsi a singole iniziative della Coalizione. Sussan Ley aveva rifiutato nettamente questa proposta", spiega Paul Scutti al microfono di SBS Italian.

"C’è sicuramente una lotta interna ai Nationals e la leadership di Littleproud è decisamente a rischio", commenta Scutti.
Poche ore dopo l’annuncio della ricomposizione, è stato presentato anche il nuovo governo ombra, con un esecutivo che ha visto nuove nomine, ma anche esclusioni pesanti.

Ted O’Brien diventa ministro ombra del Tesoro al posto di Angus Taylor, che passa alla Difesa. Michaelia Cash viene spostata agli Esteri, Dan Tehan all’Energia, mentre James Paterson assume le Finanze. Spazio anche a nuovi ingressi come Tim Wilson (Lavoro) e Julian Leeser (Giustizia).

Ma non mancano le esclusioni eccellenti, che alimentano ulteriori polemiche. Tra queste, quella della senatrice Jane Hume, considerata una figura di riferimento dell’ala moderata del partito.

"Ci sono poi anche le senatrici Sarah Henderson e Claire Chandler, che sono state escluse. Henderson era la portavoce all’Istruzione e ha detto, proprio in queste ore, che diverse donne di talento sono state escluse dal nuovo governo ombra", racconta Scutti.
Anche sul fronte dei Nationals, il nuovo assetto ha lasciato fuori nomi importanti come Matt Canavan, Barnaby Joyce e Michael McCormack.

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