In occasione della Settimana Nazionale dell'Archeologia - iniziata domenica ed in conclusione sabato - il Museo Ellenico ed il Coasit hanno organizzato due eventi paralleli dedicati alle cucine antiche greche e romane.
L'incontro del Coasit è dedicato agli antichi Romani e si intitola Mangiare come gli antichi: un viaggio nella storia e nel gusto.
La dott.ssa Jessica Loyer e la dott.ssa Tania Cammarano, esperte di storia del cibo racconteranno cosa succedeva nelle tavole dei Romani e presenteranno due ricette tratte da testi antichi.
Tania ha cucinato queste ricette usando i metodi antichi, usando mortaio e pestello e cucinandole su piastre di pietra.
Le ha portate a SBS, dove ha raccontato a SBS Italian i segreti di questi piatti, iniziando dal libum, una ricetta tratta dal De Agri Cultura di Catone il Vecchio.
Il Libum, tratto da una ricetta di Catone il Vecchio. Credit: SBS
"Ho pensato allora ad un pecorino fresco. Questa ricetta è quasi tutto formaggio, poco farina e un uovo. Si cucina su una pietra calda, con tanto alloro".
Ma è con i funghi che emerge la filosofia culinaria dei romani.
Tania Cammarano e Carlo Oreglia. Credit: SBS
I funghi, possibilmente champignon, vengono conditi con garum e miele.
Il garum è una salsa di pesce fermentato, molto forte e molto popolare nella cucina antica. Il suo gusto richiama l'umami giapponese e viene compensato dalla dolcezza del miele.
Mi sentivo come una schiava mentre pestavo gli ingredienti al mortaio, perché gli schiavi facevano questo lavoroTania Cammarano
Ascolta le ricette romane di Tania cliccando sul tasto "play" in alto a sinistra
- La ricetta del Libum, tratta dal De Agri Cultura di Catone il Vecchio (circa 160 A.C.)
"Questa è la ricetta del libum: pestate bene due libbre di formaggio in un mortaio e, quando è pronto, versateci dentro una libbra di farina di grano tenero o, se volete un risultato più delicato, solo mezza libbra, e mescolate bene con il formaggio. Aggiungete un uovo e sbattetelo bene. Dategli la forma di un dolce, sistematelo su foglie di alloro e fatelo cuocere lentamente su una pietra rovente sotto un piatto."
- La ricetta dei funghi di Apicius, tratta dal De Re Coquinaria (I secolo A.C. ma pubblicato nel IV/V secolo D.C.
“Mettete i gambi tritati in una teglia, aggiungendo pepe, levistico e un po' di miele. Frullate con salsa di pesce e, con parsimonia, olio.”