Manuela Caluzzi, dal piccolo borgo alla sconfinata Australia

Manuela with actors Tom Padula, Joe Ghiocas and director Osvaldo Maione from the Italian Theatre Group.

Manuela con Tom Padula, Joe Ghiocas e Osvaldo Maione, rispettivamente attori e regista del Gruppo Teatrale Italiano. Credit: Courtesy of Manuela Caluzzi

Prima parte della storia di Manuela Caluzzi, storica voce di SBS Italian ma anche traduttrice, insegnante di italiano e donna di teatro, che ha aperto per noi il suo scrigno dei ricordi.


Manuela Caluzzi, voce notissima agli ascoltatori di SBS Italian (per cui ha lavorato dal 1985 al 2008), è arrivata in Australia da ragazza con la sua famiglia, composta all'epoca da madre, padre, Manuela e tre fratelli.
Avevo sedici anni, studiavo alle magistrali. Davanti a noi le prospettive lavorative non erano rosee. Papà pensò che sarebbe stato meglio andar via tutti insieme che vedere i suoi figli andarsene senza di lui
M. Caluzzi
A salutarla il giorno dell'addio al porto, Manuela ricorda teneramente che c’era anche un ragazzo per il quale al tempo aveva una cotta.

"Sono venute a salutarmi alla nave tutte le mie compagne di classe delle magistrali, e anche un ragazzo che mi piaceva".

Da bambina, vivendo con l’intera famiglia, inclusi un nonno e uno zio, in provincia di Reggio Emilia, Manuela era la prima nipotina e quindi la più coccolata da tutta la famiglia.
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Manuela e il cugino Sandro negli anni ‘50 sulla Topolino del nonno Primo. Credit: Courtesy of Manuela Caluzzi
L’infanzia di Manuela è stata felice, nonostante già da piccola mal sopportasse l'ambiente un po' pettegolo dei piccoli centri, e qualche anno dopo la famiglia si è trasferita a Genova.

"Genova accettava molto di più le differenze, quindi si stava meglio, ma lo stesso c'era questa cosa di guardare, rivaleggiare con gli altri".

Giunta in Australia negli anni '60, Manuela si è sentita “libera e assolutamente non pregiudicata per il mio essere italiana”.
Manuela ricorda con grande affetto il padre, “la persona più paziente di questo mondo, un uomo buono in tutti i sensi”, e la mamma, “intelligentissima, e non perché era mia madre”, nonostante non avesse potuto studiare.
Non sapevo tanto l’inglese, ma le amiche e gli insegnanti mi hanno sempre aiutata.
M. Caluzzi
La vita australiana è stata inizialmente difficile. I suoi zii, che abitavano già in Australia, avevano affittato una casa in una zona con una vasta comunità polacca, ma con pochi italiani.

"A scuola [in Italia] avevo imparato il francese" ricorda Manuela, "un paio di amiche cercavano disperatamente di comunicare in francese con me, solo che loro parlavano il francese all'australiana, e a volte non è che ci capissi molto", aggiunge ridendo.

Ma nel giro di poco tempo l'inglese di Manuela è migliorato, e dopo due anni di scuole superiori si è iscritta all'università.

Sintonizzatevi domenica 20 novembre per la prossima puntata dedicata a Manuela Caluzzi.

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