Teheran ha dichiarato urbi et orbi che risponderà all'azione dell'IDF del 30 luglio, quando l'esercito israeliano ha ucciso a Teheran il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh.
Il segretario dell'alto consiglio iraniano per i diritti umani, Kazem Gharibabadi, ha citato l'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite per giustificare il diritto di Teheran di rispondere a Israele.
Ancora più vicina e incombente è la minaccia degli Hezbollah in Libano, dopo che Tel Aviv ha colpito l'organizzazione libanese eliminando Fouad Shukr, uno dei principali collaboratori.
Secondo Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto, "l'offensiva avverrà sicuramente. Corrono voci che Israele stia in realtà pensando ad un attacco preventivo".
Israele starebbe pensando di dare un segnale fortissimo a Teheran, anche di fronte alla comunità internazionaleMichele Giorgio
"Si potrebbe finire una spirale di attacchi e rappresaglie in una guerra vera propria di carattere addirittura regionale", afferma Michele Giorgio.