In evidenza
- Nell'anno che va finendo ci sono stati ben 1400 tra morti e dispersi nel Mediterraneo
- I Paesi di provenienza sono principalmente del Nordafrica (35707 tra Egitto e Tunisia)
- ResQ: People Saving People è un'associazione di cittadini che hanno raccolto fondi per comprare una nave ed equipaggiarla per il soccorso ai migranti
La recente vicenda della Ocean Viking, la nave con a bordo 235 migranti rimasta ferma per giorni al largo delle coste della Sicilia, dopo che il governo italiano ne aveva bloccato lo sbarco a Catania, ha messo in luce ancora una volta la tragedia che si consuma ormai da anni nel Mediterraneo.
La rotta migratoria tra Nord Africa ed Europa è infatti teatro di continui naufragi che hanno causato un numero crescente di morti e dispersi.
Sono quasi 25000 le persone che vi hanno perso la vita negli ultimi dieci anni.
Nell'anno della pandemia di Covid-19, un gruppo di cittadini e professionisti, capitanati dall'ex magistrato Gherardo Colombo, si sono riuniti in un'associazione chiamata ResQ: PEOPLE SAVING PEOPLE, avviando una raccolta di fondi che sono stati poi investiti per comprare la nave ResQ People.
Questa imbarcazione di soccorso è lunga 39 metri e pesa 300 tonnellate; nata come nave di ricerca scientifica, ha già solcato il Mediterraneo per salvare vite con il nome di Alan Kurdi.
Il Mediterraneo è la frontiera più mortale al mondo, perché negli ultimi 15 anni sono morte più di ventimila personeEmiliano Giovine
L'associazione svolge anche lavoro a terra, offrendo assistenza legale e sensibilizzando l'opinione pubblica sul tema del rispetto dei diritti umanitari.
ResQ è stata coinvolta anche nella crisi della Ocean Viking, fornendo in particolare supporto legale.
Emiliano Giovine, responsabile della squadra legale di ResQ People Saving People, ci ha raccontato alcune settimane fa gli aspetti legali della vicenda Ocean Viking, ed in generale le normative di riferimento in caso di emergenza in mare.
"Nel momento in cui c'è un'imbarcazione che lancia una chiamata di distress ed è in difficoltà, bisogna prestare soccorso nel più breve tempo possibile, e il comandante ha l'obbligo di contattare le autorità dell'area marittima in questione, e nel minor tempo possibile arrivare nel posto più vicino e facile da raggiungere per sbarcare queste persone", spiega Giovine.
Ascolta l'audio dell'intervista cliccando in alto sul tasto play.
La situazione giuridica della Ocean Viking è fin troppo facile dal punto di vista giuridico, tant'è che sono sbarcati tutti.E. Giovine




