Per milioni di australiani, dilazionare i pagamenti con servizi come Afterpay o Zip è diventato un'abitudine. Il vantaggio è quello di alleggerire l'impatto degli acquisti, suddividendo l'importo in piccole rate da pagare nel giro di qualche settimana.
Un’idea che ricorda il vecchio sistema del lay-by: pagamento a rate prima e consegna solo alla fine dei pagamenti. Ma con questi servizi succede l’opposto: il bene si riceve subito, e il conto arriva dopo. Eppure, per oltre dieci anni, questi prodotti hanno operato senza rientrare nelle leggi sul credito.
Dal 10 giugno è scattato un cambio di passo voluto dal governo Albanese. D’ora in poi, i fornitori di questi servizi dovranno rispettare le stesse regole previste per le carte di credito.
Sarà obbligatorio avere una licenza australiana per il credito, sottostare al Credit Act e rientrare nella nuova categoria definita “credito a basso costo”.
Si tratta di un cambiamento significativo. Gli acquisti effettuati con la modalità “compra ora, paga dopo” avranno un impatto sulla valutazione del credito dell'acquirente. E quindi, in futuro, anche sulla possibilità di accedere, ad esempio, a un mutuo o a un prestito per un’auto.