Le mestruazioni sono una realtà che accomuna mensilmente le donne in età fertile, ma sono un argomento che nella maggior parte del mondo, nelle culture occidentali e non, resta ancora un tabù.
Nelle diverse società lo stigma che circonda questa scadenza mensile per le donne può avere impatti diversi: vi sono tuttora posti dove le donne vengono isolate dal resto della comunità perché definite impure o pericolose durante i giorni del ciclo; in altre situazioni invece il menarca, ovvero la prima mestruazione nella vita di una ragazza, diventa "l'inizio della fine".
Ce lo insegna anche il documentario che quest'anno ha vinto l'Oscar, dal titolo "Period. End of Sentence" della regista americana iraniana Rayka Zehtabchi, ambientato in una località dell'India in cui molte ragazze smettono di andare a scuola da quel momento, a causa dello stigma che circonda il ciclo mestruale.
Ma spesso il tabù della mestrauzione è più sottile, come accade ad esempio nelle società occidentali, dove piuttosto che pronunciare la parola mestruazione - dal latino menstruus, ovvero mensile - si trovano sinonimi ed eufemismi di diversa etimologia e origine.
Proprio recentemente Plan International ha cercato di combattere lo stigma facendo introdurre un emoji dedicato al ciclo mestruale.
Laura Tonello, insegnante di yoga in Italia, ha una prospettiva diversa e positiva sul ciclo mestruale: a suo parere dovrebbe essere visto come il motore energetico della donna, che genera una forza creativa per tutta la società.
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