Ieri, alle 10 del mattino, il verdetto sul caso Pell è stato emesso dalla Alta Corte d'Australia, una notizia che è stata accolta positivamente dal Vaticano.
L'arcivescovo cattolico di Sydney Anthony Fisher ha dichiarato che questa decisione mette in evidenza l'errore commesso nella condanna.
"Dopo aver esaminato tutte le prove dinanzi alla Corte di Appello, l'Alta Corte ha identificato un corpo di prove che hanno sollevato molti dubbi riguardo all'esecuzione dei reati, ed hanno concluso che esisteva la possibilità che una persona innocente fosse stata condannata. Sono soddisfatto di sapere che il Cardinale sarà ora rilasciato e chiedo che cessi la caccia all'uomo nei suoi confronti che ci ha portato fino a questo punto."
Il cardinale Pell ha nel frattempo trascorso la sua prima notte fuori dal carcere.
Il verdetto, pronunciato ieri all'unanimità dall'Alta Corte, mette dunque fine alla vicenda iniziata a livello legale nel 2015. Si tratta del terzo grado di giudizio e al centro della sentenza la constatazione che il verdetto della Corte di Appello del Victoria non era stato raggiunto "oltre ogni ragionevole dubbio".
Ne abbiamo parlato con il pubblico ministero David Sagnelli che ha spiegato il significato della sentenza dell'Alta Corte.
Chi ha bisogno di sostegno può contattare Lifeline al numero 13 11 14, Suicide Call Back Service al 1300 659 467 e Kids Helpline al 1800 55 1800 (per persone dai 5 ai 25 anni).
Maggiori informazioni sono disponibili sui siti Beyond Blue.org.au e lifeline.org.au. Chiunque cerchi informazioni o supporto su casi di abusi sessuali può contattare Bravehearts al 1800 272 831 o Blue Knot al 1300 657 380.