“Pierre Bonnard è veramente uno dei pittori più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo”, spiega Roberta Crisci, storica dell'arte e docente alla Federation University.
Crisci ci ha fatto da cicerone visitando insieme a noi la mostra dedicata a Bonnard che è stata inaugurata venerdì 9 giugno alla National Gallery of Victoria (NGV).
Clicca sul tasto 'play' in alto per ascoltare l'intervista alla storica dell'arte Roberta Crisci e al direttore del Musee d'Orsay di Parigi, Christophe Leribault
Dopo un’infanzia trascorsa in un viallaggio di periferia, in seno ad una famiglia borghese che non approva le sue inclinazioni artistiche, a 22 anni Bonnard decide di trasferirsi a Parigi in netto contrasto con il volere dei genitori che lo vorrebbero studente di giurisprudenza.
“Ha uno studio nel quartiere di Monmartre e siamo nel pieno della Belle Époque, della Parigi degli anarchici”, spiega Crisci.
Bonnard diventa illustratore grazie ad un poster per uno champagne francese che lo rende noto tanto da portarlo a collaborazioni con il più noto grafico del tempo, Toulouse-Lautrec.
“Bonnard vuole distanziarsi dal background borghese dal quale proviene, e questo è importante per capire tutta la sua arte, soprattutto per il ruolo di musa ispiratrice della compagna, Marthe de Meligny. che compare in molti dei suoi quadri e che la storia dell’arte ha accusato di aver reso Bonnard un solitario, un recluso”, continua Crisci.
In questo modo nasce il contrasto tra un uso del colore gaio e onirico e la pittura di scene di interno intime e misteriose.
Bonnard fa parte del gruppo dei Nabis, termine ebraico per “profeti”, un gruppo di artisti parigini dell'avanguardia post-impressionista, attivi negli anni '90 del XIX secolo, appartenenti al simbolismo.
Oltre 100 capolavori da tutto il mondo sono confluiti nel museo di Melbourne in un allestimento spettacolare curato dalla designer e archietetta iraniano-francese India Mahdavi, che ha ricreato nelle sale gli ambienti coloratissimi della Parigi ‘bohémienne’ di Bonnard e compagni tra '800 e '900.

Il direttore del Musee d'Orsay di Parigi, Christophe Leribault, mentre visita le sale della NGV. Credit: SBS Italian
“Il lavoro di India Mahdavi funziona bene anche per chi non conosce Bonnard”, spiega al microfono di SBS Italian il direttore del Musée d'Orsay di Parigi, Christophe Leribault, che ha collaborato alla realizzazione della mostra prestando molte opere esposte per la prima volta in Australia.
La mostra è visitabile fino all'8 ottobre alla National Gallery of Victoria di Melbourne, per maggiori informazioni visita il sito del museo.