Port Arthur, il massacro che ha cambiato l'Australia

Il memoriale del massacro dopo la cerimonia in occasione del 20mo anniversario della strage nella quale hanno perso la vita 35 persone

Il memoriale del massacro dopo la cerimonia in occasione del 20mo anniversario della strage nella quale hanno perso la vita 35 persone Source: AAP Image / Getty Pool, Robert Cianflone

Venticinque anni fa la strage in cui furono uccise 35 persone nei pressi del sito storico tasmaniano segnò il Paese, portando il governo a modificare profondamente le leggi sul porto d'armi.


Venticinque anni fa, un 28enne di Hobart uccise 35 persone (tra le quali due bambine) e ne ferì altre 23 nei pressi della prigione-museo, macchiandosi del più grave spargimento di sangue con armi da fuoco nella storia contemporanea d'Australia.

Una vicenda - passata alla memoria come il massacro di Port Arthur - che il Paese seguì con il fiato sospeso per quasi 24 ore a cavallo tra il 28 e il 29 aprile 1996 e che ha lasciato tracce profonde negli atteggiamenti della società civile, oltre che nella legislazione australiana.
Un poliziotto ispeziona la vettura utilizzata dall'assalitore per raggiungere il sito della prigione-museo di Port Arthur
Un poliziotto ispeziona la vettura utilizzata dall'assalitore per raggiungere il sito della prigione-museo di Port Arthur Source: AAP Image/AP Photo/Rick Rycroft

La strage, infatti, non solo segnò la vita di decine di persone e la coscienza collettiva down under, ma rappresentò anche un momento di svolta nel rapporto tra gli australiani e le armi da fuoco.
 
La nazione, profondamente scossa dalla vicenda, fu attraversata da un sentimento di autocritica e rispose in massa all'invito del governo di consegnare le pistole e i fucili in circolazione: a un anno da quel 29 aprile 1996, gli australiani ne avevano già restituiti 383mila.
 
Se oggi il Paese è più sicuro di allora, è anche grazie all'assunzione di responsabilità dell'opinione pubblica e ai sentimenti di dolore e di sdegno provocati dal massacro di Port Arthur. 
I resti del Seascape, il bed&breakfast nei pressi di Port Arthur nel quale è iniziato e finito il massacro
I resti del Seascape, il bed&breakfast nei pressi di Port Arthur nel quale è iniziato e finito il massacro Source: AAP Image/AP Photo/Rick Rycroft

Riascolta qui la ricostruzione del massacro di Port Arthur e delle sue conseguenze:

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