Nel maggio 2020 il decreto rilancio del governo Conte ha stanziato 11 milioni di euro a favore delle federazioni sportive che investono nella transizione al professionismo.
Una delle prime ad approfittare di questa opportunità è stata la FIGC. Così, dopo oltre 50 campionati, dalla stagione 22/23 i club della Serie A femminile si lasceranno alle spalle il dilettantismo.
Punti chiave
- Il campionato di calcio femminile italiano diventerà professionistico a partire dalla stagione 22/23
- Le grandi società (Juve, Napoli, Fiorentina, le milanesi e le romane) stanno investendo sempre di più nelle squadre femminili
- L'interesse attorno al movimento è cresciuto grazie alle prestazioni della Nazionale e adesso in TV trovano spazio anche le partite della Serie A

Cristiana Girelli circondata da avversarie nella sfida tra Roma e Juventus, alla quale hanno assistito un migliaio di spettatori allo stadio Source: IPA Milestone
Le partite della Nazionale femminile hanno fatto registrare un'audience televisiva media di 3 milioni, con punte di oltre 7 milioni di telespettatori.
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Non è uno sport di soli uomini, bisogna superare questa barriera
L'interesse attorno alla movimento viene alimentato anche da iniziative come quelle dell'emittente LA7, che ha inaugurato il primo contenitore televisivo in chiaro dedicato interamente al campionato di calcio femminile.
A presentarlo, ogni sabato, sono la giornalista Francesca Brienza e Antonio Cabrini, campione del Mondo a Spagna '82. 

Francesca Brienza è nata a Roma 34 anni fa Source: Supplied
La voglia di aprirci al calcio femminile ci avvicina al resto d’Europa
"Raccontiamo questo mondo da zero. Ci rivolgiamo ai curiosi e agli appassionati di questo sport ai quali piacciono le cose semplici", spiega Francesca a SBS Italian.
Il calcio femminile trasmette ancora la poesia dei campetti di periferia, ma le cose stanno rapidamente cambiando.
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"Le tifoserie che seguono le squadre maschili cominciano a sostenere i club femminili, e alle partite assistono 2 o 3mila spettatori. Anche tra i procuratori è partita la caccia ai talenti. Sono segnali che la strada è quella giusta".
"Il calcio non è uno sport di soli uomini, bisogna superare questa barriera. La voglia di aprirci al calcio femminile ci avvicina al resto d’Europa, dove tutto questo è una realtà concreta” conclude Francesca Brienza.
Riascolta qui l'intervista a Francesca Brienza:
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