Il 13 dicembre il calendario celebra Santa Lucia, martire vissuta nel III secolo D.C. e protettrice della vista.
In alcune zone dell'Italia settentrionale si racconta che Santa Lucia arrivi con il suo asinello e distribuisca i doni, naturalmente dopo essersi assicurata che i bambini siano stati buoni.
Questa tradizione è specialmente sentita nelle provincie di Brescia, Verona e Cremona, ma anche nel Trentino e, fuori dai confini italiani, in Svezia.
Oggi abbiamo chiesto ai nostri ascoltatori: chi è che porta i doni ai bambini nelle vostre case?
San Nicola è già passato la scorsa settimana? Oppure aspettate Babbo Natale o Gesù Bambino?
Drusilla, residente in Australia ma originaria di Mantova, ci ha scritto: "I regali me li portava solo Santa Lucia. Da piccola preparavo un piattino con i biscotti e la tazza del latte per l’asinello".
"Recitavo una poesia davanti alla porta di casa e appena suonava il campanello sapevo che stava per arrivare, ma guai a guardare fuori perché era vietato!"
"Se per caso [uno] avesse visto Santa Lucia, ti avrebbe lanciato cenere negli occhi e poi a letto presto per darle modo di lasciare i regali", ha raccontato.
Santa Lucia visse nel periodo in cui Diocleziano aveva scatenato una cruenta persecuzione contro i cristiani in tutto l’Impero Romano.
Durante il processo Lucia fu invitata ad abiurare la fede, ma lei rimase irremovibile. La condanna a morte fu quindi inevitabile e Lucia venne decapitata il 13 dicembre 304.
Il nome Lucia, dalla radice latina lux, lucis, fa riferimento alla luce, e venne via via a significare segno e promessa di luce spirituale.
Santa Lucia è la patrona dei ciechi e degli oculisti, invocata per la protezione della vista e nelle malattie degli occhi.
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