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Parlando di “Scivolare via”, il tuo ultimo singolo: come nasce? “Io scrivo sempre di me, tutte le mie canzoni sono autobiografiche perché scrivo per un bisogno di esprimere qualcosa che di solito voglio evitare di reprimere. “Scivolare via” parla, appunto, di questo mio scivolamento verso un’altra meta, fuori da una relazione che non andava, e mi sono reso conto che chiudere una relazione di 10 anni è difficilissimo. Volevo quindi che in qualche maniera si immedesimassero anche tutte le persone che avevo intorno e che stavano vivendo lo stesso problema. Ho voluto pubblicare questa canzone alla fine della quarantena perché credo che questo periodo abbia alterato, in qualche maniera, le relazioni di coppia. Essere costretti a condividere spazi stretti con il proprio partner può essere molto impegnativo e potrebbe tirare fuori difetti che prima non si conoscevano. E se le cose non vanno bisogna assolutamente scivolare via, e io sono scivolato in Australia. Sono molto contento, perché sono riuscito a reagire.”
E proprio in quarantena, come hai detto, hai fatto uscire due singoli, uno di questi è “Da grandi”, una canzone che hai scritto per i diritti della comunità LGBTQ. “Ci tengo a sottolineare una cosa che forse non emerge subito: “Scivolare via” ha il sostantivo al femminile, io la canto al contrario, come se fosse una donna a cantarla. Non è un’ostentazione, è semplicemente quello che sono: io sono omosessuale e ho voluto dedicare un pezzo a tutte quelle persone che hanno lottato per far capire a tutti quanto fosse normale la nostra vita. Io parlo di sentimenti, i sentimenti di tutti. Canto il coraggio di essere sé stessi.”
Quali sono i tuoi piani? Stai pensando di tornare in Italia o vuoi rimanere in Australia? “No, no, io resto qui! Ho lavorato in questi 11 mesi per reimpostare la mia vita. Sono successe tante cose che mi hanno messo in condizioni di rimanere, sempre con la speranza di tornare due o tre volte all’anno in Italia.”
I lettori che cercano supporto possono contattare Lifeline crisis support al numero 13 11 14, Suicide Call Back Service al 1300 659 467 e Kids Helpline al 1800 55 1800 (per persone di età tra i 5 e i 25 anni).

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