Per 17 anni della sua vita Gianluca ha mantenuto il segreto, nascondendo ad amici e colleghi il fatto di avere sotto la pelle un defibrillatore che serve a tenerlo in vita.
"Avevo paura di essere giudicato, di essere trattato in modo differente, forse per orgoglio o forse per immaturità", racconta Gazzoli ai microfoni di SBS Italian.
"Credo però nel potere positivo della condivisione, e per questo spero che la mia storia arrivi soprattutto a chi ha bisogno di sentirsi spronato a superare gli ostacoli".
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Gianluca Gazzoli è affetto da aritmie ventricolari, una condizione che gli è stata diagnosticata da ragazzino dopo anni di accertamenti, e che viene gestita grazie appunto ad un defibrillatore "interno".
Queste patologie sono molto diffuse, anche tra sportivi e giovanissimi, purtroppo però si parla poco sia della malattia in sé, sia di come si possa intervenire in caso di emergenza.
Un defibrillatore, se utilizzato in maniera corretta, aumenta le possibilità di sopravvivenza di una persona del 75%
"Bisognerebbe formare i ragazzi nelle scuole, nelle palestre, nei campetti sportivi perché ci sia un lieto fine ad ogni stroria, com'è successo ad Eriksen [il calciatore danese dell’Inter, che ha avuto un arresto cardiaco durante una partita degli Europei]. Tutti dovrebbero frequentare un corso di primo soccorso", continua Gianluca.
Nel libro lo speaker radiofonico, ormai 32enne, racconta anche di come questa sua condizione abbia influenzato la sua vita. Dagli anni dell'infanzia, quando viveva la malattia con incoscenza e come una continua sfida a superare i suoi limiti, a quando, da adulto, non ha lasciato che questo problema fermasse la sua carriera, avendo scelto un mestiere dove emotività e battiti accellerati sono all'ordine del giorno.
"Vorrei essere un esempio per le persone che hanno il mio stesso problema affinché non commettano il mio errore, non parlarne mai con nessuno alimentando la sensazione di essere gli unici al mondo ad avere questa sfortuna. Non è cosi, siamo tanti e possiamo vivere una vita felice e piena".
Ascolta l'intervista a Gianluca Gazzoli:
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