Inviato sul fronte in Libia, venne fatto prigioniero dagli inglesi e mandato, come circa diciottomila altri italiani, in Australia. Qui trascorse sette anni. Tornato in Italia ben dopo la fine della guerra, si stabilì in Lazio, e non smise mai di sognare l'Australia, dove però non potè fare ritorno.
Furono il figlio e la nuora, molti anni dopo la sua morte, a realizzare il suo sogno. Nel 1998 Antonino e Anna vennero Down Under con la figlia Laura, e vivono tuttora qui. Ma non hanno mai dimenticato i racconti di Ugo, che nonostante la lunga prigionia in Queensland serbava ricordi anche positivi di questo Paese tanto lontano dal suo.

A detail of one of the documents about Ugo Lo Iacono and his period as a POW Source: courtesy of Lo Iacono family
Potrebbe interessarti anche:

Quando i prigionieri di guerra italiani venivano mandati in Australia

Some photos of Ugo Lo Iacono the family still keeps at home Source: courtesy of Lo Iacono family
Se ritenete di aver contratto il virus, invece di recarvi dal medico di persona, chiamatelo telefonicamente, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
Se fate fatica a respirare o vi trovate in un'emergenza, chiamate il numero 000.
SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo sbs.com.au/coronavirus.