La ricerca dell'organizzazione no-profit australiana, che si occupa di salute mentale dei giovani, ha rilevato che molti ragazzi tra i 12 e i 25 anni hanno un rapporto problematico con i social media.
Sebbene il 51% degli intervistati vorrebbe "disconnettersi" più spesso, si sente obbligato a stare al passo con le tendenze e le notizie online.
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Secondo Nicola Palfrey di Headspace, la problematica più comune per i ragazzi è la visione di contenuti che li angoscia, perchè li mette a confronto con modelli estetici e stili di vita irraggiungibili.
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"I social media sono progettati per essere più interessanti della vita reale"
Ma per Sara Pasciuta, creatrice del blog Mamme Downunder "se usati per brevi momenti di svago o per rimanere in contatto con le persone care sono un mezzo meraviglioso", ricordando che durante la pandemia di COVID-19 "i social mi hanno aiutato molto a connettermi con altre persone, creando una community con cui ho ancora del rapporti molto soddisfacenti".