Con l’arrivo dell’inverno, molti pensano che il giardinaggio debba andare in letargo insieme alle fioriture più vistose. E invece, anche nei mesi più freddi, il giardino resta uno spazio vivo, attraversato da equilibri delicati, frequentato da insetti, uccelli, piccoli mammiferi e – in Australia – anche da ospiti particolari come pipistrelli, serpenti o ragni.
Proteggerlo e curarlo non significa solo renderlo ordinato, ma soprattutto rispettare il suo ecosistema. “Dobbiamo fare un po’ un lavoro di riconsiderazione", consiglia il Garden Designer Carlo Gabriele, al microfono di SBS Italian. "Spesso ciò che ci sembra disordine, come un tappeto di foglie o una catasta di legna, è in realtà un rifugio fondamentale per molte specie”.
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In questo periodo dell’anno, uno degli errori più comuni è cercare di rendere il giardino “presentabile” con eccessiva pulizia. E invece, come ricorda Gabriele, lasciare qualche foglia sul terreno può essere un gesto di grande valore ecologico. “Le api native sono tantissime, e alcune di loro depongono le uova direttamente nel terreno o nei rami secchi. Se noi spazziamo tutto via, eliminiamo anche i luoghi dove questi insetti si riproducono”.
Un approccio rispettoso della biodiversità, dunque, parte dalla consapevolezza che non tutto ciò che è naturale deve essere addomesticato. Ma come comportarsi quando alcuni di questi animali iniziano a diventare troppo invadenti o si avvicinano troppo alle nostre case?
“Uno su tutti: i topolini – spiega Gabriele – che cercano di entrare in casa per fare il nido. Ma sono anche il cibo di gufi e rapaci, quindi hanno una funzione. Lo stesso vale per i pipistrelli: divorano zanzare in quantità impressionanti”.
La presenza di questi animali, quindi, è parte di un equilibrio più ampio. In quest’ottica, l’uso di pesticidi e veleni non è solo dannoso, ma può generare conseguenze a catena. “Se avveleniamo un animale e questo viene mangiato da un altro, causiamo due morti al prezzo di uno. È una piccola catastrofe ecologica”.
Meglio allora puntare sulla prevenzione. La prima regola: tenere pulite le aree più sensibili, soprattutto la cucina e gli spazi dove si possono accumulare resti di cibo. Ma anche curare la scelta delle piante può fare la differenza.
Piantare varietà native che fioriscono in inverno permette di offrire riparo e nutrimento a insetti impollinatori e uccelli anche nei mesi freddi. “Nel mio giardino" – racconta ancora Gabriele – "alcune piante sono in fiore proprio ora, e sono visitate da api, uccelli, insetti. Garantiamo così una fonte di cibo in un momento dell’anno in cui scarseggia”.
Per chi abita in zone più rurali, non è raro dover fare i conti con i serpenti. E qui entra in gioco un altro aspetto fondamentale: la conoscenza. “Abbiamo paura perché non li conosciamo e perché siamo influenzati da video sensazionalistici. Ma spesso questi animali sono molto più spaventati di noi”.
L’importante è imparare a conviverci con rispetto e cautela, predisponendo rifugi lontani dalle abitazioni – come cataste di legna o zone di giardino lasciate più selvatiche – che permettano loro di trovare un habitat sicuro senza invadere i nostri spazi.
“Cambiare prospettiva è essenziale: per quanto possano farci paura, la loro presenza in giardino significa che il giardino è sano”.