Tra i cambiamenti più importanti che entreranno in vigore vi è la fine della concessione, introdotta durante la pandemia, che permetteva a tutti gli studenti di lavorare senza restrizioni al numero di ore, spiega l'agente d'immigrazione Emanuela Canini al microfono di SBS Italian.
"Si ritorna a un regime part-time: se prima avevamo un massimo di ore lavorative di 40 bisettimanali, dal primo luglio gli studenti potranno lavorare 48 ore bisettimanali".
L'unica eccezione sarà quella che riguarda gli studenti che lavorano in supporto agli anziani, che potranno continuare a lavorare senza restrizioni, e gli studenti dei dottorati e dei master di ricerca.
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L'altra concessione che finirà con l'inizio dell'anno finanziario riguarda gli studenti che devono richiedere il visto 485 alla fine degli studi, in particolare coloro che frequentano corso per una qualifica inferiore a una laurea.
Inoltre, dal 1° luglio, lo stipendio minimo per poter fare domanda per il visto 482 (Temporary Skill Shortage Visa), o il visto 186 (Employer Nomination Scheme) salirà da 53.900 a 70.000 dollari, aggiunge Canini.
E, come ogni anno, dal 1° luglio ci sarà anche un incremento del costo dei visti.