La depressione inganna perche ti fa credere di essere l'unico depositario della verità.
"C'è un problema gravissimo che sussiste ancora oggi", afferma Pomella, "quello di non riconoscere la depressione come malattia". Ed è proprio negandole la dignità di malattia, che diventa più difficile curarla.
Lo scrittore deve ambire a cambiare lo status quo. L'approccio di Pomella è quello di essere il più vicino possibile alla verità più che alla realtà. La letteratura oggi non ha più quella capacità di penetrare la realtà sociale come accadeva nel secondo dopoguerra. Ma se un romanzo incide anche solo sulla singola coscienza di una persona, lo scrittore ha già assolto il suo compito di modificare in parte la realtà.
Sul debole confine tra salute e malattia, già affrontato da altri grandi scrittori come Svevo, l'autore scrive:

Source: Courtesy of Einaudi
Sono malato nel momento in cui dico a me stesso che la mia vita non ha significato, ma se è oggettivamente così, sono quelli che intravedono nella vita un significato, ad essere malati.
La malattia definisce una persona? E nel momento in cui la si supera, si diventa una persona diversa?
"Nel momento in cui lo psichiatra mi ha chiesto di raccontargli la storia della mia depressione", risponde Pomella, "mi sono reso conto che stavo raccontando la storia della mia vita e che la malattia depressiva definiva la mia stessa identità di persona".
La sfida del mio romanzo è stata quella di compiere un reportage dal teatro di guerra della mia mente, entrando con gli strumenti che servono a documentare questa condizione in questo teatro di guerra e adesso voglio farvi vedere che cosa vedo. Se voi o qualcuno che conoscete si trovasse a soffrire di depressione o ansia, potete chiamare i sequenti servizi di supporto: Beyondblue: 1300 22 4636. Lifeline: 13 11 14. Mensline Australia: 1300 789 978.




