"Le cose che sappiamo sono ancora molto poche", spiega il giornalista Carlo Fusi ai microfoni di SBS Italian. "Gli inquirenti sono al lavoro per accertare l'esatta dinamica dei fatti".
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A bordo dell'imbarcazione si trovavano 10 membri dell’equipaggio e 12 turisti di varie nazionalità: principalmente statunitensi e inglesi, ma anche una persona dello Sri Lanka, una irlandese e una neozelandese.
Poco prima del naufragio la barca si trovava ancorata al fondale non lontano dal porto di Porticello e, nelle ore immeditamente successive alla tragedia, sono state portate in salvo 15 persone.
I sommozzatori sono riusciti a recuperare per ora quattro cadaveri e a individuarne un quinto all'interno dell'imbarcazione che si trova a 50 metri di profondità.
Tra le vittime Jonathan Bloomer, dirigente della banca Morgan Stanley e l'avvocato Chris Morvillo con le mogli. Mancano all'appello i corpi di Mike Lynch, un noto imprenditore britannico attivo nel settore della tecnologia, e di sua figlia.
"È possibile fare delle ipotesi che sono al vaglio degli esperti e dei magistrati", dice ancora Fusi. "Questo tipo di imbarcazioni sono progettate per resistere a qualunque intemperia anche al largo del mare".
La procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per cercare di ricostruire i fatti, anche perché gli esperti marittimi e i meteorologi sono rimasti sorpresi per la rapidità con cui la barca è affondata.
"Un'onda anomala improvvisa, questa almeno è l'ipotesi più accreditata, si è riversata sulla poppa dell'imbarcazione, entrando probabilmente da una porta o da una finestra che era rimasta aperta, provocando uno squilibrio fortissimo, tale per cui la nave si è rovesciata", spiega Fusi.