Il Presidente americano Donald Trump ha fatto sapere che gli Stati Uniti torneranno ad inviare armi da guerra all'Ucraina.
L'annuncio arriva malgrado la settimana precedente avesse annunciato il blocco di spedizioni di armamenti essenziali per la difesa nel Paese "per mettere al primo posto gli interessi dell'America", come aveva affermato la deputy press secretary della Casa Bianca Anna Kelly.
Quello che sembrerebbe ora un cambio di rotta da parte di Trump è avvenuto dopo giorni di attacchi letali di droni e missili russi sulle città ucraine, tra cui la capitale Kiev.
“Non sono contento di quello che sta accadendo in Ucraina” ha affermato il Presidente americano. "L'Ucraina deve difendersi", ha aggiunto criticando pesantemente le azioni di Putin che "sta uccidento troppe persone".
Ma che cosa significa questo cambio rotta da parte di Washington?
Secondo il giornalista Giuseppe D'Amato "potrebbe essere un punto di svolta perchè Trump, dopo tempo, si è reso conto che Putin non è disponibile a trattare" - un dettaglio che gli esperti hanno sempre saputo in realtà, aggiunge il giornalista da Mosca.
"I russi in realtà non hanno mai cambiato la loro posizione diplomatica dal novembre 2021, ovvero mesi prima dell'inizio della cosidetta operazione militare speciale", spiega D'Amato.