Svelando al mondo la nuova National Security Strategy - un documento di 33 pagine all'insegna dell'America First - il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha messo in guardia l’Europa: senza un cambio di rotta, rischierebbe “la cancellazione della sua civiltà”.
A detta di Trump, Bruxelles e i singoli Stati si stanno auto-condannando alla rovina perché continuano a portare avanti politiche migratorie troppo permissive.
Trump ha avuto parole critiche per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che considera un ostacolo alla pace tra Ucraina e Russia, al punto da mettere in dubbio lo status democratico di Kiev.
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Questo attacco ai leader europei ha messo in difficoltà la Premier italiana Giorgia Meloni, che ha preferito evitare l'incontro a Londra - dove era in programma un vertice tra Zelensky e i leader di Gran Bretagna, Francia e Germania - per accogliere il presidente ucraino a Roma il giorno seguente.
"La Meloni ha messo la sordina alle parole di Trump, e non parla mai di Europa ma di Occidente", ha detto il giornalista Carlo Fusi.
"In questo modo tiene il piede in due staffe: è un percorso acrobatico, perché se Trump dovesse continuare a criticare così pesantemente Bruxelles, sarà sempre più difficile evitare di scegliere", ha dichiarato Fusi.




