Una delle maggiori ondate migratorie degli ultimi anni è quella che ha colpito il popolo venezuelano. Sono migliaia infatti le persone che fuggono da un Paese in grave crisi economica e sociale.
La Fondazione Avsi accoglie migranti e rifugiati venezuelani in Brasile, Perù ed Ecuador.
I progetti della Fondazione sono finanziati dall'alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, in una iniziativa implementata dall'organizzazione internazionale delle migrazioni e sostenuta economicamente dal dipartimento di Stato Americano.
"Il nostro obiettivo è la pianificazione urbana e abitativa di queste persone. Puntiamo a garantire loro una casa, dei servizi igienici e sanitari adeguati e sosteniamo il loro reinserimento nel mondo del lavoro", racconta Marco Sangiorgio, responsabile in Italia dei progetti in America Latina della Fondazione.
"Le possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro di queste persone dipendono però fortemente dalla legislazione del singolo Paese accogliente", ha aggiunto.
"In Ecuador, ad esempio, dove il mondo del lavoro è improntato sull'informalità è difficile trovare posizioni lavorative stabili e formali, ma comunque c'è possibilità di integrazione", ha affermato Sangiorgio.
L'azione di Avsi si concentra sul concetto di accoglienza, protezione, promozione ed integrazione.
"Queste semplici parole evidenziano un percorso essenziale per l'immigrazioni e sono necessarie per poter pensare al futuro di queste persone e per concepire iniziative che abbiano una loro applicazione in un contesto come il nostro in Italia ad esempio".





