Nel giorno della festa del lavoro del primo maggio, la “Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana” di Lucca invita tutti gli italiani all’estero a raccontare le loro esperienze di vita e lavoro tramite una ripresa video di pochi minuti.
Il tema centrale di queste video cartoline, che possono essere facilmente registrate tramite smartphone, sarà proprio il lavoro: cosa fate nel paese dove vi siete stabiliti, cosa facevate in Italia? E cosa vorreste venisse fatto in Italia per consentirvi di tornare, se lo desiderate?
“Raccontiamo chi è partito, non in nave ma in treno o in aereo. Oggi come allora, in questi video ci raccontano sogni, speranze, rischi, voglia di fare”
Barbara Pavarotti, giornalista che coordina il progetto primo maggio della “Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana” ci ha spiegato che lo scopo del progetto è creare un archivio della migrazione degli anni 2000.
“Queste video testimonianze saranno simili alle lettere ingiallite, alle foto in bianco e nero degli emigranti di un tempo” ha spiegato la curatrice del progetto.
“Noi crediamo che le vostre testimonianze dall’estero possano aiutarci tantissimo a creare un movimento d’opinione perché le cose in Italia cambino”
“Oltre alle memorie del passato con i 15mila documenti che già raccoglie, la Fondazione Cresci avrà un settore dedicato all’emigrazione attuale” ha concluso la giornalista, invitando anche italiani e italiane dall'Australia a partecipare al progetto.