Sono passati ormai più di 12 mesi dalla riapertura dei confini con l'estero e il ministero dell'Immigrazione ha pubblicato le statistiche sui visti emessi nel primo trimestre dell'anno finanziario 2022-23, ovvero da luglio a settembre del 2022.
Emanuela Canini, agente d'immigrazione, ha confermato a SBS Italian che il numero di visti turistici emessi è decisamente aumentato.
“Includendo tutte le nazionalità, rispetto all'anno 2018-19, che prendo come riferimento di periodo pre-pandemia, più di 850.000 persone hanno preso un visto turistico”, ha affermato Canini.
“Se noi ipoteticamente lo moltiplichiamo per i quattro trimestri, avremo circa 3.400.000 persone che teoricamente verrebbero in Australia per una vacanza entro la fine dell'anno finanziario”, ha aggiunto.
Siamo quindi ancora lontani dalle cifre pre-pandemiche.Emanuela Canini
In ogni caso, sono ancora numeri ben inferiori ai numeri pre-pandemia.
“Questa è una cifra ancora molto bassa rispetto al 2018-19 dove avevamo circa 5.600.000 persone che avevano ottenuto lo stesso visto”, ha affermato Canini.
Visti Working Holiday
Per quanto riguarda i visti working Holiday, "finalmente vediamo che c'è un aumento notevole che ci può riportare alle cifre del 2018/19, quando sono stati emessi 165.000 visti, senza contare i rinnovi" ha affermato Canini.
Nel primo trimestre di quest'anno abbiamo visto 43.000 visti totali approvati per tutte le nazionalità, che quindi, quadruplicando la cifra, potrebbero diventare più di 160.000 che è proprio la cifra prima del COVID", ha spiegato Canini.
Per quanto riguarda gli italiani sono stati 3000 i visti approvati nel primo trimestre.
Visti di studio
Sempre a proposito di italiani, sono stati emessi 941 visti studio da luglio a novembre.
"Quindi a fine anno potrebbero essere poco più di 2.200, che è praticamente la metà rispetto ai 4600 del 2018-19", ha spiegato Canini.
"Questo ci dice quindi che se altre nazionalità hanno ricominciato a venire in Australia a frequentare dei corsi, gli italiani non hanno fatto lo stesso", ha aggiunto.
Detto tutto ciò, "che abbiano ottenuto un visto, non significa che siano necessariamente entrati in Australia in quel trimestre", ha puntualizzato Canini.
Ascolta il suo intervento su SBS Italian.




