Dagli anni 70, quando l'Overshoot Day, giorno in cui si esaurivano le risorse "autorigenerate" dal pianeta, cadeva in dicembre, si è passati ad oggi, quando la giornata è caduta il 29 luglio. Nel 1987, il giorno che segnava l'esaurimento delle risorse prodotte durante l'anno era ancora a dicembre. Quest'anno sono bastati poco meno di sette mesi per esaurire tutto ciò che nasce e cresce sul pianeta.
Per parlarne abbiamo ospitato durante il nostro programma il Professor Fiorenzo Galli, direttore del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, e autore di un libro dal titolo "Appunti per una cittadinanza sostenibile".
Ma di cosa parliamo quando usiamo l'espressione Overshoot Day?
"Si parla di tutte le risorse che il pianeta è in grado di rigenerare, per la sua propria natura, tutti gli anni", spiega il Professor Galli.
Ovviamente si tratta delle risorse energetiche, uno degli elementi più significativi che vengono presi in considerazione. Ma non soltanto:
"Tutte le risorse che il pianeta è in grado di generale e che riguardano il cibo, le fibre, il legname; la possibilità di occupare spazio senza che questo tolga al pianeta la possibilità ad esempio, parlando di foreste, di digerirsi la CO2 che noi produciamo con le nostre attività diversificate".
Considerato il tasso con cui abbiamo esaurito le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell'arco di 365 giorni, è come se utilizzassimo le risorse di 1,75 pianeti Terra ogni anno.
Il 20% della popolazione umana consuma l'80% delle risorse globali, mentre i paesi che subiscono una grande pressione demografica vivono in condizioni di sottosviluppo.
L'Italia è il nono paese con il maggior impatto planetario, e se tutti consumassero come gli italiani avremmo bisogno di ben 2,7 pianeti. L'Australia è ancor peggio: se tutto il mondo consumasse come noi down under avremmo bisogno di 4 pianeti.
Secondo Massimiliano De Antoni Migliorati, ricarcatore italiano che lavora alla Queensland University of Technology esperto di tecnologie applicate all'agricoltura e sostenibilità, i casi di Italia e Australia sono diversi, nonostante siano entrambi tra i "grandi consumatori" di risorse del pianeta.
"L'Australia è per certi versi all'opposto dell'Italia, ovvero una popolazione molto piccola su un territorio molto grande. Il territorio è poi molto diverso: è un territorio molto meno ospitale in media rispetto a quello italiano, però l'Australia produce il doppio del cibo rispetto a quello richiesto dalla popolazione australiana. Produce circa il doppio di gas e carbone di quanto ne consumi".
Massimiliano De Antoni continua:
"In Italia produciamo circa poco più della metà del cibo che consumiamo e in quanto ad autosufficienza energetica siamo ancora più lontani".
Per ascoltare la registrazione integrale della discussione sull'Overshoot Day condotta da Dario Castaldo andata in onda durante il nostro programma potete cliccare sul tasto Play dell audioplayer che si trova nell'immagine sotto al titolo di questo articolo.




