Nonostante l'importante occasione, Venezia, come l'Italia in generale, sta passando un periodo che poco si presta ai festeggiamenti.
- 1600 anni fa nasceva Venezia. O almeno la convenzione vuole che proprio il 25 marzo 421 venisse edificata la chiesa di San Giacomo di Rialto, il primo edificio della città lagunare conosciuta in ogni angolo del pianeta
- Dopo una messa in mattinata celebrata nella Basilica di San Marco dal patriarca Francesco Moraglia, alle 16 italiane di oggi tutte le chiese della città suoneranno le campane a distesa, a marcare questa ricorrenza così importante
- Oltre 200 eventi proseguiranno i festeggiamenti fino al 2022
SBS Italian ha raccolto le testimonianze di sei veneziani che hanno raccontato come vivono in questa città trasformata dalla pandemia, una meta turistica che fino al 2019 accoglieva oltre 20 milioni di visitatori ogni anno.
Un'enormità se si pensa che gli abitanti sono poco più di 50.000. Per l'esattezza 51.111, come ha confermato Matteo Secchi, presidente del sito internet venessia.com.

Uno scorcio di Venezia nei giorni scorsi. Source: Elena Franchini
Proprio dal sito è arrivata l'idea di mettere un contatore digitale in vetrina alla Farmacia Morelli in Campo San Bortolomio, per documentare lo spopolamento di Venezia.
Quando fu installato nel 2008 gli abitanti erano 60.699.

Il contatore dei veneziani nella vetrina della Farmacia Morelli il 24 marzo 2021. Source: Elena Franchini
Questo "è un compleanno un po' triste, perché mancando il turismo Venezia muore", sono le parole amare di Tullio Cardona, giornalista del Gazzettino.
Vera Costantini, professoressa associata di Lingua Turca e Storia Ottomana a Ca' Foscari, racconta come il grande vuoto e la crisi economica vissuta da molti veneziani siano la conseguenza della "monocultura turistica".
Luca Di Vita, coproprietario dell'Osteria alle Testiere, è amareggiato. Il suo locale ora è chiuso, Venezia è in zona rossa. Ma tanti ristoranti, bar e hotel della laguna hanno serrato i battenti per sempre, qualcuno dopo un'attività di oltre un secolo.

Normalmente i turisti fanno a gara per una foto con il celeberrimo Ponte dei Sospiri. Source: Elena Franchini
C'è molta amarezza nei confronti di uno stato che non è stato in grado di tutelarci.

Una calle veneziana con molte serrande chiuse. Tutti i negozi, tranne farmacie e alimentari, sono chiusi in zona rossa. Source: Elena Franchini
Anche quelle calli pulite e tranquille, i pesci che sono tornati nelle acque mai così azzurre dei canali, con meno vaporetti e senza navi da crociera, fanno parte della Venezia del 2021.
Beatrice Musco, studentessa di seconda media e campionessa in erba di scherma, racconta come anche "i poveri colombi" siano scomparsi da San Marco, mangiati dai gabbiani affamati che non trovano più i resti lasciati dai turisti.

Un campo veneziano nel marzo 2021, con la città in zona rossa. Source: Elena Franchini
Quello che mi manca di più è vedere la mia città di nuovo viva, con le persone felici, in vacanza, con i ristoranti affollati, la musica per le strade e la libertà di abbracciare i miei nonni e i miei amici liberamente.

Pochi veneziani in una Piazza San Marco senza colombi. Source: Elena Franchini
Se non conoscete questa espressione veneziana, ascoltate il racconto di una Venezia mai così bella e malinconica come quella che oggi compie 1600 anni.
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